Iodio testato con successo nei propulsori ionici satellitari
Un team di ricercatori di ThrustMe, in collaborazione con i colleghi della Sorbonne Université, ha testato con successo l'uso dello iodio come agente ionizzante in un motore spaziale a spinta ionica
Un team di ricercatori di ThrustMe, in collaborazione con i colleghi della Sorbonne Université, ha testato con successo l’uso dello iodio come agente ionizzante in un motore spaziale a spinta ionica. Nel loro articolo pubblicato sulla rivista Nature, il gruppo descrive il loro test di due anni sull’elemento chimico. Il team ha anche pubblicato un comunicato stampa che descrive il proprio lavoro sul proprio sito.
Gli scienziati spaziali sanno da tempo che gli acceleranti usati per spingere i razzi fuori dalle piattaforme di lancio non sono l’ideale per i veicoli spaziali una volta che si sono liberati dalla gravità terrestre. Questi acceleranti sono potenti ma molto inefficienti. I veicoli spaziali in orbita non hanno bisogno di tale potenza per rimanere in orbita: hanno solo bisogno di una piccola spinta di tanto in tanto per mantenerli nell’orbita corretta. Per tali imbarcazioni, i propulsori ionici hanno dimostrato di essere un’alternativa migliore.
I propulsori ionici forniscono propulsione espellendo ioni da una porta. Gli ioni vengono creati tramite l’elettricità fornita dai pannelli solari per rimuovere gli elettroni da un atomo neutro. Attualmente, il gas xeno viene generalmente utilizzato come fonte di atomi neutri. In questo nuovo sforzo, i ricercatori suggeriscono che lo iodio è una scelta migliore per l’agente ionizzante.
Lo iodio era stato suggerito in passato come sostituto dello xeno, ma l’idea fu sempre scartata perché ritenuto molto corrosivo. I ricercatori con questo nuovo sforzo hanno sviluppato un modo per prevenire la corrosione e hanno testato le loro idee in una vera navicella spaziale : un cubesat in orbita attorno alla Terra negli ultimi due anni.
Vista guardando a valle di un modello di volo del sistema di propulsione elettrica allo iodio NPT30-I2 che spara in una camera a vuoto.
Per superare il problema della corrosione, i ricercatori hanno utilizzato materiali ceramici e hanno anche conservato la sostanza chimica nella sua forma solida. Uno dei suoi vantaggi è che sublima facilmente. Lo iodio viene riscaldato utilizzando l’energia del pannello solare del cubesat ed è contenuto in un serbatoio collegato direttamente a una camera ionizzante. Lì, il gas viene bombardato con elettroni, eliminando altri elettroni, risultando in un plasma. Gli ioni positivi nel plasma vengono quindi accelerati da una rete elettrica, creando una spinta.
---L'articolo continua dopo la pubblicità---
In particolare, l’imbarcazione di prova era piccola: ogni lato è largo solo 10 centimetri. E pesa solo 1,2 chilogrammi. Ha operato nello spazio negli ultimi due anni e i propulsori sono stati utilizzati con successo in più occasioni. Ciò costituisce la prova, suggeriscono i ricercatori, che lo iodio è una buona scelta.
Quando i complotti sono reali. Il progetto MKULTRA (o MK-ULTRA) era il nome in codice dato a un programma illegale e clandestino di esperimenti sugli esseri umani studiato e messo in atto dalla Central Intelligence Agency durante gli anni cinquanta e sessanta del XX secolo, che aveva come scopo quello di identificare droghe e procedure che, integrando altre tecniche di tortura, facevano confessare le persone che vi venivano sottoposte.
I rover inviati dalla NASA su Marte hanno inviato innumerevoli immagini sorprendenti della superficie del pianeta rosso e, occasionalmente, alcune di queste immagini fanno...
Attraverso l'oscurità, la cenere e il caldo mortale, un minuscolo animale peloso corre attraverso l'inferno lasciato dal giorno peggiore per gli esseri viventi nella...
Uno studio dei ricercatori della Vanderbilt University suggerisce che il cervello del Tirannosaurus Rex conteneva abbastanza neuroni da poter risolvere problemi e persino adottare...
Il processo di fossilizzazione è un incessante processo di decadimento, compressione ed erosione che può richiedere milioni di anni e favorisce la conservazione di...
Possiamo affermare con sicurezza che gli uccelli discendono dai dinosauri, anche se i paleontologi sono ancora perplessi su come si sia verificato questo incredibile evento...
I microfossili di mezzo miliardo di anni, portati alla luce in Groenlandia, da studiosi danesi, possono portare a nuove conoscenze sulle origini degli animali
La spiegazione più probabile per gli avvistamenti UFO è che i nostri discendenti in un futuro imprecisato abbiano conoscenze scientifiche e tecnologiche tali da rendere possibile questo tipo di viaggio spazio-temporale.
Una sbalorditiva ammissione da parte del governo degli Stati Uniti di possedere materiali recuperati da relitti di UFO è stata la risposta a una richiesta effettuata ai sensi del Freedom of Information Act (FOIA) presentata più di tre anni fa dall'ufologo Anthony Bravaglia
La teoria parafisica che mette in contatto realtà differenti attraverso dimensioni parallele è alternativa a quella extraterrestre, che vorrebbe gli UFO provenire da pianeti di sistemi solari lontani, una teoria che comunque non ha perso del tutto il suo "apeal" anche grazie alle recenti scoperte di migliaia di esopianeti
Secondo alcuni siti cospirazionisti, due matematici dell’Università di Edimburgo avrebbero rilasciato una scottante rivelazione: alcune “sonde aliene” starebbero monitorando il nostro Sistema Solare.
La rivelazione,...