Mentre la NASA lavora per raggiungere l’obiettivo a lungo termine di stabilire un insediamento umano su Marte, SpaceX sta realizzando i suoi piani per aiutare la NASA a trasformare quel sogno in realtà.
La compagnia di volo spaziale privata, che da anni invia regolarmente merci alla Stazione Spaziale Internazionale con il razzo Falcon 9 e si prepara a lanciare anche astronauti, sta attualmente costruendo un veicolo spaziale interplanetario in grado di raggiungere sia la Luna che Marte. Conosciuta come Starship, la navicella spaziale sarà in grado di trasportare 100 passeggeri e grandi quantità di carico da e verso il Pianeta Rosso.
Prima che la Starship possa lanciarsi verso Marte, però, verrà prima utilizzata per il lancio di satelliti commerciali, teoricamente già nel 2021, seguirà una missione automatica che circumnavigherà la Luna nel 2022, per poi eseguire un volo turistico con equipaggio ancora intorno alla Luna nel 2023. Se questa timeline verrà rispettata, è molto probabile che la Starship finirà per diventare, in collaborazione con la NASA, la protagonista principale del ritorno di esseri umani sul nostro satellite naturale.
Starship, infatti, è progettata per essere lanciata nello spazio da un lanciatore pesante, il superheavy, ma poi sarà in grado di atterrare sulla Luna o su Marte e ridecollare per poi tornare ed atterrare nuovamente sulla Terra.
Il complesso Superheavy+Starship sarà completamente riutilizzabile e la Starship sarà in grado di poter essere rifornita di propellente in orbita per poter viaggiare in accelerazione diminuendo notevolmente i tempi di percorrenza.
La sua grande capacità di carico potrebbe risolvere molti dei problemi attuali della NASA per il trasporto di rifornimenti ed attrezzature verso la Luna.
Per le sue prime missioni su Marte, SpaceX farà atterrare almeno due navi mercantili senza equipaggio sul Pianeta Rosso prima di inviare lì qualsiasi uomo, ha detto Wooster. Quelle missioni trasporterebbero rifornimenti, come i sistemi di supporto vitale e generatori di corrente, di cui i primi astronauti su Marte avranno bisogno per sopravvivere durante la loro lunga missione.
Le prime missioni su Marte senza equipaggio saranno inoltre incaricate di confermare la presenza di risorse naturali che possono fornire carburante per le future missioni a doppio senso sul Pianeta Rosso, ha detto Wooster. SpaceX vuole usare il ghiaccio d’acqua proveniente dalla superficie del pianeta e l’anidride carbonica dall’atmosfera marziana per rifornire di carburante le astronavi su Marte, permettendo ai razzi di tornare sulla Terra.
Dopo quelle prime due missioni cargo, SpaceX lancerà due missioni con equipaggio a fianco di due voli aggiuntivi solo cargo per iniziare a creare un impianto di produzione di propellenti. In quell’impianto, l’acqua e l’anidride carbonica saranno convertiti in metano liquido e ossigeno liquido, che alimentano i motori del razzo.
Quindi, mentre SpaceX intende istituire un sistema di trasporto per esseri umani e merci in viaggio verso il Pianeta Rosso, la società di Elon Musk non costruirà da sola un’intera base su Marte. Per stabilire una colonia su Marte, SpaceX dovrà collaborare con la NASA e i partner internazionali dell’agenzia e altre società spaziali commerciali. Diverse compagnie hanno già iniziato a progettare concetti per gli habitat per Marte e hanno proposto avamposti orbitali simili a Lunar Gateway della NASA, che potrebbero servire da waypoint per la Starship e ridurre la quantità di carburante necessaria per i viaggi di ritorno sulla Terra.
La Starship, tuttavia, è ancora in fase di progettazione e Musk annuncerà l’ultimo aggiornamento sui suoi progressi il 24 agosto.