Il cratere Korolev di Marte a volo d’uccello – video
Uno splendido video a volo d'uccello rilasciato dall'ESA ci permette di avere una visione prospettica di uno dei più suggestivi crateri marziani il cratere Korolev, perennemente pieno di ghiaccio.
L’ESA ha rilasciato un nuovo video di Marte ricavato dalle immagini riprese dalla sonda spaziale Mars Express, offrendo una vista straordinaria di uno dei crateri più strabilianti di Marte.
Questo film è stato creato utilizzando un’immagine della videocamera stereo ad alta risoluzione (HRSC) di Mars Express.
Le immagini vengono normalmente prese puntando la telecamera verso il basso (nadir) e il video combina le informazioni sulla topografia dai canali stereo di HRSC per generare un paesaggio tridimensionale, che è stato quindi registrato da diverse prospettive, come con una cinepresa, per rendere l’effetto a volo d’uccello mostrato nel video.
Il cratere di Korolev è largo 82 chilometri e profondo almeno 2 km. Questo cratere ben conservato si trova nelle pianure settentrionali di Marte, appena a sud di Olympia Undae, una grande striscia di terreno piena di dune che circonda parte della calotta polare settentrionale del pianeta.
Vista dall’alto del cratere Korolev su Marte. (ESA / DLR / FU Berlin)
Non è neve ma è ghiaccio quelo che si vede riempire il cratere.
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questo cratere è costantemente pieno di ghiaccio d’acqua e il suo tumulo centrale è spesso circa 1,8 chilometri tutto l’anno. È uno dei più grandi serbatoi di ghiaccio non polare su Marte.
Ma come può questo ghiaccio rimanere stabile nel cratere di Korolev? il ghiaccio d’acqua non dovrebbe sublimare nella sottile atmosfera di Marte?
Proprio come fa il ghiaccio secco sulla Terra, il ghiaccio d’acqua su Marte di solito passa dal solido al gas con la bassa pressione atmosferica (Marte ha una pressione atmosferica media di circa 8 millibar mentre sulla Terra la pressione atmosferica media a livello del mare è 1013,25 millibar).
Anche la temperatura, però, può influenzare la stabilità del ghiaccio. Il ghiaccio d’acqua è permanentemente stabile all’interno del cratere Korolev perché la parte più profonda di questa depressione funge da trappola fredda naturale.
Gli scienziati dell’ESA hanno spiegato che l’aria sopra il ghiaccio si raffredda ed è quindi più pesante rispetto all’aria circostante: poiché l’aria è un cattivo conduttore di calore, il tumulo di ghiaccio d’acqua è effettivamente schermato dal riscaldamento e dalla sublimazione.
Il nome di questo cratere per qualcuno può essere familiare. Prende il nome dall’ingegnere missilistico russo e designer di veicoli spaziali Sergei Pavlovich Korolev (1907-1966), noto per aver sviluppato il primo razzo intercontinentale russo R7, il precursore dei moderni razzi Soyuz che sono ancora operativi oggi.
Fu anche responsabile del primo satellite creato dall’uomo (Sputnik nel 1957) e del primo volo spaziale umano (Yuri Gagarin nel 1961).
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