In seguito agli sviluppi della Digital Revolution, l’affermazione delle attività online è avvenuta in maniera naturale, a fronte di una crescita costante che ha visto un exploit clamoroso durante la pandemia e che appare inarrestabile.
In questo articolo vi portiamo alla scoperta dei nuovi trend che interessano l’e-commerce nel 2023, analizzando quali sono quelli che risultano più attuali sia per le realtà già avviate sia per quelle prossime all’apertura.
Alcuni dati
Secondo quanto riportato da ANSA, nel 2022 l’e-commerce ha continuato a crescere in maniera importante. Ecco alcuni dati che ben descrivono il fenomeno:
- Aumento del fatturato del settore B2C (+14%), a fronte di importi superiori ai 45 miliardi di euro.
- Oltre 33 milioni di italiani hanno acquistato online nell’ultimo trimestre del 2022. Una cifra che vede circa 9,6 milioni utenti in più rispetto allo stesso periodo del pre-pandemia.
- Gli acquisti di prodotti hanno fatto segnare un +10% rispetto al 2021.
- Il comparto Food & Grocery, con il +17%, si conferma quello più dinamico.
- Il mercato dei servizi ha visto un +28%. a fronte di un valore ancora lontano da quello del 2019. Questo grazie alla ripresa considerevole del turismo (+33%) e dei trasporti (+35%).
Numeri che parlano da soli e che mostrano come l’online sia in costante ascesa. Per le imprese si rivela fondamentale riuscire a essere sempre più competitive, dal momento che, a fronte di un aumento delle opportunità corrisponde quello della concorrenza. Vediamo quali sono i trend più interessanti in tal senso per il 2023.
Social e-commerce: i network non si limitano a intrattenere
Il primo fenomeno su cui ci concentriamo è il social e-commerce, una tendenza che prende spunto dai social network: uno dei canali fondamentali nella comunicazione online.
Quando ci si trova a definire per il social commerce cos’è esattamente occorre partire dagli inizi, ovvero dalla nascita stessa di queste piattaforme. Esse si sono sviluppate nell’intento di ideare nuovi modi di intrattenere relazioni e portare svago, per poi diventare strumenti quanto mai validi per la vendita.
L’utilizzo e la stessa declinazione dei social media ha visto negli ultimi anni una notevole accelerazione. Gli utenti si stanno sempre di più abituando a incontrare annunci pubblicitari e a usarli come strumenti per gli acquisti sul web. Un discorso che vale, per fare degli esempi, tanto per Instagram come per TikTok.
Il social e-commerce o più semplicemente social commerce prende forma dalla fusione dei due elementi, social network e piattaforma e-commerce, i quali diventano un tutt’uno.
Si tratta di una tendenza destinata a conoscere ulteriori sviluppi, degni di interesse non solo per le grandi aziende che investono nel web ma anche per le PMI, le quali hanno modo di farsi notare dagli utenti e implementare il proprio business.
Realtà aumentata e realtà virtuale: dall’e-commerce al v-commerce
Se fino a non molto tempo fa parlare di intelligenza artificiale poteva sembrare qualcosa che risulta lontano, per quanto riguarda l’applicazione, oggi non è più così.
Realtà aumentata e realtà virtuale sono due aspetti il cui sviluppo contribuisce non poco al successo degli e-commerce, a fronte di una crescita che le previsioni per il quadriennio 2023-2026 indicano per un valore complessivo intorno ai 9 miliardi di dollari.
Stando alle statistiche, gli italiani interessati a utilizzare le tecnologie della realtà virtuale per lo shopping online sono il 65%. I settori maggiormente oggetto d’attenzione sono moda, arredamento e immobiliare.
La tendenza attuale sembra essere quella di passare dall’e-commerce al v-commerce, con la declinazione di uno shop digitale in cui è possibile provare i prodotti (in maniera virtuale naturalmente) prima di considerare l’acquisto.
Una tariffazione sempre più dinamica
Che le transazioni economiche siano diventate sempre più sicure, semplici e affidabili è sotto gli occhi di tutti. Allo stesso tempo assistiamo a un contesto in cui a regnare sovrana è, ahimè, l’instabilità economica: per questo chi offre prodotti e servizi sul web è quanto mai attento a proporre un vantaggio economico, modulando ad hoc i prezzi.
Questo fenomeno viene definito tariffazione dinamica ed è legato a svariati fattori: dai prezzi di mercato a quelli applicati dalla concorrenza passando al periodo specifico dell’anno fino ai fattori demografici. Da considerare anche l’incidenza delle materie prime e dei fattori legati ai trasporti: aspetti diventati complessi come pochi e fortemente influenti.
La tariffazione dinamica è qualcosa che contraddistingue l’e-commerce, molto più delle attività in presenza, e ne rivela la capacità intrinseca di adattamento.
Si tratta di un aspetto che va di pari passo all’affermazione dei pagamenti digitali nella società, una questione rispetto a cui oltre tre italiani su cinque hanno dichiarato di preferire le transazioni digitali rispetto a quelle in contanti.
La percentuale dal 2019 a oggi è aumentata del 50% e pare destinata a implementare ulteriormente. Merito della qualità superiore delle soluzioni virtuali, quanto mai semplici, intuitive, veloci e affidabili.
Pertanto, gli e-commerce oggi stanno proponendo sempre più la possibilità di conseguire pagamenti personalizzati, a fronte di un sistema che prevede una rateizzazione anche per gli importi di lieve entità. Un trend destinato a conoscere ulteriori sviluppi proprio nel 2023.