Il caso Guardian, una mistificazione esemplare

L'ennesimo falso evento costruito ad arte da misteriosi personaggi forse in cerca di gloria (o magari semplici mitomani). Questa volta, però, furono gli stessi ufologi, quelli del CUFOM, un ente serio che ritiene necessario preservare un po' di dignità all'ufologia, a smontare il caso

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Siamo in Canada, febbraio 1992, Bob Oechsler riceve un plico da un misterioso mittente autodefinitosi “Guardian“, contenente una VHS che mostra una lunga ripresa notturna di un oggetto luminoso vagamente ellittico con luci colorate, forse posato al suolo. L’oggetto appare sfuocato e molto luminoso, difficile capire di cosa si tratti, forse una nave aliena?

Che fortuna che qualcuno l’abbia ripresa, trovandosi al posto giusto, nel momento giusto, forse lo stesso Guardian.
A completare il filmato una seconda parte composta da numerosi fermi immagine su diverse inquadrature fisse. Vi appaiono sagome di uno o più esseri umanoidi, macrocefali, dai grandi occhi scuri e allungati.

Il plico contenente la cassetta non è solo, ma accompagnato da un secondo plico contenente un fascicolo composto da alcune note autografe, riproduzioni fotografiche, disegni e documenti apparentemente emessi dal DND (Department of National Defence) canadese.

Oechsler indaga e riesce a individuare la possibile zona vista nella cassetta, un terreno alla periferia di Carp a 30 km da Ottawa. Oechsler rintracciò alcuni testimoni oculari del presunto atterraggio verificatosi il 18 agosto del 1991, Diane Lebanek che vide l’oggetto da dietro una finestra al suolo e il dottor Querrington.

Il caso Guardian: il terreno presentava tracce di disidratazione e combustione

Le analisi tecniche eseguite sul video (in USA dal fisico ottico Bruce Maccabee e in Italia dal chimico Corrado Malanga), non evidenzierebbero trucchi o manipolazioni.  Un altro noto ricercatore, Steven Greer affermò che “Guardian” sarebbe stato “terminato” nei primi mesi del 1999. Sul caso si spese anche il dottor Michael Wolf che invece sosteneva sia di sapere chi fosse Guardian e di essere al corrente che fosse vivo e vegeto in clandestinità.



Gli studi effettuati da alcuni esperti del settore ufologico hanno definito il caso, per i mezzi dell’epoca complesso ed elaborato anche per un eventuale falso.

Cosa successe allora?

In diversi siti si parla di insabbiamento da parte dei militari che però a quanto pare non riuscirono nell’intento, perché il filmato è giunto a un ufologo che ha indagato e fatto conoscere al mondo il caso, avendone tutto l’interesse.

Le affermazioni:

  • Guardian affermò che l’oggetto volante era atterrato in una palude in un area rurale di west Cartonscip.
  • Guardian afferma che erano presenti degli esseri alieni e che sul luogo furono inviati due elicotteri Apache AH64 e un elicottero Black Hawk UK60 , velivoli carichi di armi, che facevano parte di un unità segreta americana specializzata nel recupero di astronavi aliene.
  • Guardian riferisce infine che oltre all’UFO furono recuperati 3 esseri di tipo fetale rettiliano.

Ci sono parecchie incongruenze e affermazioni che vanno in conflitto tra di loro: a parte Guardian nessuno ha visto l’UFO muoversi e dalle immagini si nota solo qualcosa di estremamente luminoso e sfocato al suolo, come sempre avvenimenti apparentemente fantastici e risolutori in ambito ufologico vengono presentati con prove dubbie e filmati di pessima qualità.

La spiegazione:

Sul video vennero spesi fiumi di parole da tanti ufologi di “caratura” internazionale ma oggi si scopre altro, il mezzo alieno filmato, sempre al suolo e mai ripreso in volo, altro non era che un carro attrezzi volutamente sfocato e ripreso al buio.

L’intera storia, organizzata da due simpatici personaggi locali, era quindi solo una bufala. Il serio gruppo canadese CUFORN smontò il filmato già molti anni fa, possedendone una versione assai più lunga di quella furbescamente veicolata dagli sponsor del caso.

Insomma, l’ennesimo falso evento costruito ad arte da misteriosi personaggi forse in cerca di gloria (o magari semplici mitomani). Questa volta, però, furono gli stessi ufologi, quelli del CUFOM, un ente serio che ritiene necessario preservare un po’ di dignità all’ufologia, a smontare il caso.

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