Elon Musk rilancia l’idea di bombardare i poli di Marte con bombe nucleari

Il bombardamento nucleare dovrebbe permettere di rendere più densa e calda l'atmosfera di Marte

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Elon Musk, CEO di SpaceX e Tesla, il 16 agosto ha riproposto su Twitter la sua vecchia idea, secondo la quale bisognerebbe lanciare bombe nucleari sui poli di Marte per liberare anidride carbonica e vapore acqueo per rendere più densa l’atmosfera di quel pianeta, in modo che trattenga più calore e schermi, almeno parzialmente, le radiazioni cosmiche, affinché Marte possa diventare più vivibile per gli esseri umani.

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Da anni Musk sostiene che colpendo Marte con armi nucleari, le calotte polari del pianeta potrebbero sciogliersi e rilasciare grandi quantità di anidride carbonica nell’atmosfera, il che permetterebbe di creare un effetto serra, aumentando la temperatura superficiale e la pressione dell’aria del pianeta, ottenendo un rapido cambiamento climatico in senso più favorevole agli esseri umani.

Nel 2017, Musk ha pubblicato un articolo sulla rivista New Space in cui ha descritto nel dettaglio come gli umani potrebbero costruire una colonia in grado di ospitare un milione di persone su Marte in meno di un secolo.

Forse nel tentativo di coinvolgere più persone nella sua idea, Musk sembra intenzionato a vendere una serie di T-Shirts “Nuke Mars!”, come ha annunciato su Twitter.



Non è chiaro se Musk sia serio riguardo alla vendita di magliette con la scritta “Nuke Mars!”, ma sembra molto serio nel proposito di rendere gli umani una “specie interplanetaria”, come dimostrano i progressi dei prototipi della Starship e la conferenza che terrà il 24 di questo mese in cui spiegherà gli aggiornamenti di design e progetto della sua astronave interplanetaria e, forse, indicherà la timeline prevista per i voli di prova orbitali.

Come è noto, la Starship, dovrebbe servire a trasportare uomini, strumenti, rifornimenti e mezzi sulla Luna entro il 2024 e su Marte tra il 2026 ed il 2028. Musk prevede di avviare una colonia umana indipendente su Marte entro il 2050.

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