Digiuno intermittente (IER) influenza l’asse cervello-intestino-microbioma umano

Durante uno studio riguardante l'obesità dove è stato applicato un programma di restrizione energetica intermittente (IER), gli studiosi hanno notato significativi cambiamenti nel microbioma intestinale

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Digiuno intermittente (IER) influenza l'asse cervello-intestino-microbioma umano, obelischi

Una squadra di ricercatori della Cina hanno voluto osservare le potenzialità di un un programma di restrizione energetica intermittente (IER) per fare fronte all’emergenza obesità ma quello che hanno scoperto si è rivelato ancora più interessante.

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Restrizione energetica intermittente (IER): ecco quali sono i benefici

Per poter dare inizio alla ricerca sugli effetti della restrizione energetica intermittente (IER) nei pazienti obesi, gli studiosi cinesi hanno reclutato 25 volontari con una diagnosi di obesità, che hanno accettato di sottoporsi a un regime alimentare che è stato caratterizzato da un attento controllo dell’apporto calorico con fasi di digiuno.

Non solo i partecipanti allo studio hanno perso peso, 7,6 chilogrammi o il 7,8% del loro peso corporeo in media, ma sono state riscontrate evidenze di un cambiamento nell’attività delle regioni del cervello e nel microbioma intestinale legate all’obesità.

Qui dimostriamo che una dieta IER cambia l’asse cervello-intestino-microbioma umano“, aha dichiarato il ricercatore Qiang Zeng del Secondo Centro medico e Centro nazionale di ricerca clinica per le malattie geriatriche in Cina.



“I cambiamenti osservati nel microbioma intestinale e nell’attività nelle regioni cerebrali legate alla dipendenza durante e dopo la perdita di peso sono altamente dinamici e simultanei nel tempo“, ha specificato, riferendosi alle conseguenze positive dello IER.

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Al momento non è chiaro cosa causi questi cambiamenti, o se l’intestino stia influenzando il cervello o viceversa. Tuttavia, sappiamo che l’intestino e il cervello sono strettamente collegati, quindi il trattamento di alcune regioni del cervello potrebbe essere un modo per controllare l’assunzione di cibo.

I cambiamenti nell’attività cerebrale causati dalla IER, individuati tramite scansioni di risonanza magnetica funzionale (fMRI), sono stati individuati in regioni note per essere importanti nella regolazione dell’appetito e della dipendenza, compreso il giro orbitale frontale inferiore.

Inoltre, i cambiamenti del microbioma intestinale, analizzati tramite campioni di feci e misurazioni del sangue, sono stati collegati a particolari regioni del cervello. Ad esempio, i batteri Coprococcus came ed Eubacterium hallii sono stati associati negativamente all’attività nel giro orbitale frontale inferiore sinistro, un’area coinvolta nelle funzioni esecutive, inclusa la nostra forza di volontà quando si tratta di assunzione di cibo.

Si pensa che il microbioma intestinale comunichi con il cervello in un modo complesso e bidirezionale“, ha aggiunto lo scienziato medico Xiaoning Wang del Centro clinico statale di geriatria in Cina, coinvolto nello studio del programma di restrizione energetica intermittente (IER).

Il microbioma produce neurotrasmettitori e neurotossine che accedono al cervello attraverso i nervi e la circolazione sanguigna. In cambio il cervello controlla il comportamento alimentare, mentre i nutrienti della nostra dieta modificano la composizione del microbioma intestinale.”

Si ritiene che più di un miliardo di persone in tutto il mondo siano obese, il che comporta un aumento del rischio di una moltitudine di diversi problemi di salute, dal cancro alle malattie cardiache. Sapere di più su come il nostro cervello e il nostro intestino dipendono l’uno dall’altro potrebbe fare un’enorme differenza nel prevenire e ridurre efficacemente l’obesità.

La prossima domanda a cui rispondere è il meccanismo preciso con cui il microbioma intestinale e il cervello comunicano nelle persone obese, anche durante la perdita di peso“, ha concluso lo scienziato biomedico Liming Wang dell’Accademia cinese delle scienze.

Quali specifici microbiomi intestinali e regioni cerebrali sono fondamentali per perdere peso con successo e mantenere un peso sano?

Nel “secondo cervello” dell’intestino emergono gli agenti chiave della salute, IER

In linea del tutto generale, la IER consiste nell’alternanza di periodi di alimentazione in deficit energetico con periodi di alimentazione di mantenimento energetico (in cui si consumano abbastanza calorie per mantenere il peso corporeo attuale).

Un protocollo IER comune consiste nel trascorrere due settimane limitando le calorie al 30% al di sotto del mantenimento, quindi trascorrere due settimane nutrendosi con un regime alimentare di mantenimento. Quindi si dovrebbero alternate questi due stili di alimentazione per tutto il tempo necessario per raggiungere un peso conforme alle esigenze dell’organismo.

È importante notare che l’IER è nettamente diverso dal digiuno intermittente (o IF): il digiuno intermittente riguarda piccoli periodi in cui si mangia regolarmente da periodi più lunghi in cui non si mangia (noti appunto come digiuno). La forma più comune di IF è il metodo 16 e 8, in cui ogni giorno si digiuna per 16 ore e poi si assumono le calorie in una finestra di alimentazione che dura 8 ore.

Ad esempio, si potrebbe smettere di mangiare ogni giorno alle 20:00 e non consumare il pasto successivo fino alle 12:00 del giorno successivo.

Il motivo per cui IER e IF sono diversi è perché l’IF non significa che ci si trovi in un regime di deficit energetico. In effetti, è possibile mangiare in surplus energetico e seguire comunque un protocollo IF: dipende solo dalla quantità di cibo che viene introdotta durante la finestra alimentare.

Si può descrivere l’IF come un modo di mangiare, mentre l’IER è un modo per mantenere un deficit energetico.

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