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Depilazione in gravidanza: tutto ciò che bisogna sapere

Prendersi cura del proprio aspetto in un periodo importante e spesso difficoltoso come la dolce attesa è importantissimo

Prendersi cura del proprio aspetto in un periodo importante e spesso difficoltoso come la dolce attesa è importantissimo. Sono diversi i momenti di self care che una donna incinta può concedersi. Tra questi, rientra la depilazione. L’eliminazione dei peli superflui per le donne è infatti centrale, anche in momenti come la gravidanza.

Per quanto concerne le tecniche di epilazione definitiva, come ad esempio il laser, in linea generale la gravidanza non rappresenta un limite anche se – come si legge su LaserMilano.it, portale tra i più ricchi di contenuti sull’argomento – in questa fase certe zone del corpo potrebbero essere inadatte a tali trattamenti a causa di una iperpigmentazione.

Per approcciarsi in maniera serena a questo mondo, è il caso di informarsi, in generale, sulla gestione delle varie tecniche di depilazione durante i nove mesi dell’attesa. Scopriamo assieme qualcosa di più nelle prossime righe di questo articolo.

Ceretta in gravidanza

La ceretta è un metodo di eliminazione dei peli indubbiamente rapido ed efficace, ma con dei contro da considerare. Il principale riguarda il suo rappresentare un trauma per l’epidermide. Ciò accade per via dello strappo. Da non dimenticare, oltre a ciò, è l’influenza della vasodilatazione, conseguenza frequente quando si ha a che fare con la ceretta a caldo.

Alla luce di ciò, durante i nove mesi dell’attesa è opportuno optare per la ceretta a freddo. Esistono in commercio delle strisce ad hoc, spesso addizionate con oli a efficacia lenitiva, che permettono di eliminare i peli anche durante la gestazione – c’è da dire che, in ogni caso, dopo il primo trimestre, quando a dominare il quadro ormonale sono gli ormoni estrogeni, il problema della peluria superflua spesso si attenua – senza eccessivi traumatismi per pelle e capillari.

Ovviamente se, con l’aumentare delle dimensioni della pancia, fare la ceretta a casa diventa difficile, ci si può tranquillamente rivolgere all’estetista.

Cosa utilizzare per eliminare i peli sul seno

Può capitare durante la gravidanza di notare dei piccoli peli in corrispondenza dell’areola del capezzolo. Cosa utilizzare per eliminarli? Premettendo il fatto che, archiviata la parentesi complessa del primo trimestre, l’effetto degli estrogeni rallenterà sensibilmente la crescita del pelo, rammentiamo la possibilità di usare senza problemi la pinzetta.

Non bisogna avere paura di irritare la pelle e neppure temere che, dopo la rimozione con la pinzetta, il pelo possa crescere più consistente. Se possibile, però, è il caso di dedicare a questo momento di self care i minuti post doccia.

Si riuscirà così a sfruttare il vantaggio dei pori dilatati per via del contatto con l’acqua calda, il che rende tutto molto meno fastidioso.

Crema depilatoria in gravidanza: sì o no?

La crema depilatoria ha l’indubbio vantaggio di permettere la rimozione dei peli senza dolore. La si può utilizzare in gravidanza? A prescindere dal brand, la formula di questo prodotto è sempre caratterizzata dalla presenza di una sostanza molto aggressiva, ossia l’acido tioglicolico.

Il suo compito è andare ad aggredire, distruggendola, la matrice dalla quale parte la formazione del pelo, che si trova all’interno del follicolo pilifero. Quest’ultimo può essere considerato, a ragione, come una “porta” per la penetrazione di farmaci e attivi dei prodotti cosmetici nel corpo.

In virtù di quanto appena specificato, in un periodo come la gravidanza è opportuno evitare di utilizzare prodotti caratterizzati dalla presenza di sostanze talmente aggressive da provocare la distruzione di una matrice cellulare.

Attenzione: l’assorbimento a livello sistemico non è eccessivo, ma questo non autorizza ad abbassare la guardia.

Ceretta per i baffetti: attenzione all’iperpigmentazione

Quando si parla di depilazione in gravidanza, non si può non chiamare in causa la ceretta per l’eliminazione dei baffetti, un inestetismo a dir poco detestato. Durante la dolce attesa, è bene approcciarsi con cautela al trattamento sopra menzionato. Non dimentichiamo, infatti, che la ceretta provoca infiammazione e che quest’ultimo fenomeno può dare il via a una produzione marcata di melanina, con conseguente insorgenza di macchie cutanee (il cosiddetto cloasma gravidico).

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