Cynodontia: 220 milioni di anni fa il primo mammifero

Un esemplare unico di Cynodontia, vissuto nel primo Triassico, ovvero molto tempo prima dei Dinosauri, svela il collegamento evolutivo tra gli attuali mammiferi, e il mutamento collegato alla loro ereditarietà lasciata ai posteri

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Considerati nella Paleontologia, quasi come animali di transizione, i Cinodonti (o Cynodontia – letteralmente “denti da cane”), sono ancora oggi uno straordinario mondo di conoscenza e ricerca.
Tecnicamente sono mammiferi, che però vengono catalogati come antenati dei rettili esistiti 200-250 milioni di anni fa; ovvero nella prima parte del Triassico.
La struttura di questo precursore, era simile a quella di un topo; ma alcuni rilevamenti, lasciano pensare che il loro corpo era interamente ricoperto di squame. In qualche modo, si ricollega a tutti i mammiferi viventi compreso l’uomo.
Il Cynodontia fa la sua prima comparsa sulla terra molto tempo prima dei Dinosauri, infatti, a dimostrazione di questa teoria, ci sono reperti fossili che risalgono addirittura al Permiano, stiamo parlando di ben 260 milioni di anni fa. Ma il motivo per cui questo esemplare unico nel suo genere viene denominato quasi come matrice dei mammiferi e, soprattutto, come animale di transizione deriva dal fatto che tra i suoi discendenti si annoverano diverse specie:

  • Mammiferi con placenta
  • Marsupiali
  • Monotremi – cioè ovipari come l’ornitorinco o il formichiere (echidna).

Esattamente un anno fa poi, un candidato al dottorato di ricerca del Virginia Tech College of Science notò, analizzando ossa mascellari fossilizzati, di una creatura simile a un ratto parecchio frammentate, una specie di cinodonte risalente a 220 milioni di anni fa. Indubbiamente fu chiaro che si trattava di un precursore degli attuali mammiferi. E tutto questo portò anche notorietà al sito nel quale sono stati trovati i fossili. Stiamo parlando del Petrified Forest National Park in Arizona.
Nonostante il tempo trascorso, solo in questi giorni è stata pubblicata sulla rivista Biology Letters dall’autore principale Ben Kligman, (un dottorando del Dipartimento di Geoscienze), il ritrovamento di questa nuova specie denominata:  Kataigidodon venetus.

I Cinodonti  e la loro evoluzione

Questa scoperta fa luce sulla geografia e sull’ambiente durante la prima evoluzione dei mammiferi“, ha dichiarato Kligman. “Si aggiunge anche l’evidenza che i climi umidi hanno giocato un ruolo importante nella prima evoluzione dei mammiferi e dei loro parenti più stretti”.
“Kataigidodon viveva accanto ai dinosauromorfi e forse ai primi dinosauri legati a Coelophysis – un piccolo predatore bipede – e Kataigidodon era forse preda di questi primi dinosauri e di altri predatori come i coccodrilli omorfi, piccoli predatori quadrupedi simili a coyote legati ai coccodrilli viventi“.
Kligman ha aggiunto ”Trovare un fossile che fa parte di Cynodontia, che comprende cugini stretti di mammiferi, come Kataigidodon, così come i veri mammiferi, dalle rocce del Triassico è un evento estremamente raro in Nord America”.
Tuttavia, il dottor Kligman, ha aggiunto che trovare un fossile che fa parte di Cynodontia, è un evento estremamente raro in Nord America.
Prima della scoperta di Kligman, infatti, l’unico altro fossile proveniente dal Tardo Triassico dell’America settentrionale fu la scoperta, nel 1990, di un cervelletto di Adelobasileus cromptoni in Texas.
Si noti che 220 milioni di anni fa, l’Arizona moderna e il Texas si trovavano vicino all’equatore, vicino al centro del super continente Pangea. Kataigidodon avrebbe vissuto in un lussureggiante ecosistema di foresta tropicale.

Il Kataigidodon

Kligman ha fatto la scoperta mentre lavorava come paleontologo stagionale al Petrified Forest National Park nel 2019.
Le due fauci inferiori del Kataigidodon sono state trovate nella formazione del Triassico superiore.
Purtroppo, sono state scoperte solo le mascelle inferiori, che sono piuttosto piccole (si pensi alla dimensione di un chicco medio di riso); Kligman, dunque, ha solo una semi-immagine dell’aspetto della creatura: circa 3,5 pollici e mezzo di dimensione totale del corpo, meno la coda.
Inoltre le dichiarazioni dell’autore. Riportano che sono stati trovati anche i fossili della mandibola. Ed ancora, incisivi, canini e denti a post-canino complesso, simili ai mammiferi moderni.
Data la forma appuntita dei suoi denti e le piccole dimensioni del corpo, probabilmente si nutriva di una dieta d’insetti. Ad avvalorare questa tesi la ricerca di un altro Paleontologo, Agustín Martinelli, dell’Universidade Federal do Rio Grande do Sul (Brasile), che ha descritto questa specie come molto ghiotta d’insetti.
Tra i dubbi e le perplessità di Kligman, si uniscono anche quelli sul perché i fossili della mandibola si trovano comunemente, anche tra piccoli esemplari? Forse, ipotizza, perché, il record fossile è solo nella conservazione delle ossa più grandi e robuste di uno scheletro.
Le altre ossa, piccole e fragili – scompaiono deteriorandosi col tempo.
Durante il lavoro sul campo, la campionatura sottoposta alla scansione della TAC, la concezione e la progettazione dello studio han dato esito positivo alla stesura del manoscritto. L’autore ha aggiunto che lui e i suoi collaboratori hanno scoperto i fossili di una nuova specie solo dopo aver esaminato il set di dati della scansione TC delle mascelle e averlo confrontato con altre specie affini.

Il Kataigidodon: pelliccia o squame?

Probabilmente sarebbe sembrato un piccolo ratto o un topo. Se lo si vedesse di persona si penserebbe che sia un mammifero”. Continua Kligman.
“Ha la pelliccia?” Kligman e i ricercatori con cui ha lavorato per identificare e dare un nome alla creatura in realtà non lo sanno.
“I Cinodonti triassici non sono stati trovati da ambienti geologici che potrebbero conservare la pelliccia se ci fosse; ma in seguito i Cinodonti non mammiferi del Giurassico avevano la pelliccia, quindi gli scienziati suppongono che anche quelli triassici ce l’avessero“.
Il nome Kataigidodon venetus deriva dalle parole greche per Thunderstorm, “kataigidos“, e dente, “odon“; e la parola latina per il blu, “venetus”, che si riferisce al luogo del ritrovamento di Thunderstorm Ridge, e al colore blu delle rocce di questo sito.
Questo studio esemplifica l’idea che ciò che raccogliamo determina ciò che possiamo dire“; ha detto Michelle Stocker, assistente professore di geo scienze e consigliere di dottorato di Kligman.
Le nostre ipotesi e interpretazioni della vita passata sulla Terra dipendono dai reali materiali fossili che abbiamo, e se le nostre immagini di ricerca per trovare fossili si concentrano solo su animali di grande corporatura, ci mancheranno quegli importanti piccoli esemplari che sono fondamentali per comprendere la diversificazione di molti gruppi“.
Con Kataigidodon che è solo il secondo altro chiaro fossile cinodonte del Tardo Triassico trovato nel Nord America occidentale, potrebbero esserci altre nuove specie in attesa di essere trovate?
Kligman ha concluso asserendo che è molto probabile. “Abbiamo prove preliminari che più specie di Cinodonti sono presenti nello stesso sito di Kataigidodon, ma speriamo di trovarne fossili migliori”.