Nel 2024, la cometa 12P/Pons-Brooks, detta anche cometa “cornuta“, arriverà al perielio il 21 aprile, ma ha già utilizzato i suoi vecchi stratagemmi riguardo alle improvvise fiammate di luminosità.
La cometa 12P/Pons-Brooks e la storia di chi l’ha scoperta
Tutto quello di cui si ha bisogno per vedere la cometa 12P/Pons-Brooks, oltre al bel tempo e un po’ di fortuna, sono un buon binocolo o un telescopio e una mappa del cielo per essere aiutati ad individuare dove si trova. La cometa porta i nomi di due dei più famosi cacciatori di comete di tutti i tempi.
Jean-Louis Pons (1761-1831) è stato un astronomo francese, che è divenuto il più grande scopritore visivo di comete di tutti i tempi. Nel mondo di oggi, le comete vengono regolarmente trovate quando sono molto lontane nello spazio, oltre la capacità di essere rilevate dagli occhi umani, ma vengono catturate utilizzando telecamere robotiche collegate a grandi telescopi qui sulla Terra o dai satelliti nello spazio.
Al contrario, Pons ha fatto la maggior parte delle sue scoperte utilizzando telescopi e lenti di sua progettazione: il suo “Grand Chercheur” era uno strumento con una grande apertura e una lunghezza focale ridotta, simile ai telescopi che i nostri astrofili moderni chiamerebbero “cercatore di comete“. Pons è oggi conosciuto per aver scoperto visivamente 37 comete (ancora un record) dal 1801 al 1827.
Una di queste scoperte è avvenuta il 12 luglio 1812. Quando l’ha individuata per la prima volta, Pons l’ha descritta come “un oggetto informe senza coda apparente”, ma nel corso del mese successivo la cometa è diventata abbastanza luminosa da essere debolmente visibile a occhio nudo.
Il 15 agosto di quell’anno ha raggiunto il suo picco di luminosità alla quarta magnitudine (la magnitudine indica il grado di luminosità di un oggetto. Più bassa è la cifra della magnitudine, più luminoso è l’oggetto). La nuova cometa possedeva anche una coda divisa che misurava circa tre gradi.
I calcoli orbitali suggerivano che la cometa Pons (cometa 12P/Pons-Brooks) fosse periodica e impiegasse tra i 65 e i 75 anni per fare il giro del sole.
Il 2 settembre 1883, l’osservatore di comete americano di origine britannica William R. Brooks (1844-1921) l’ha osservata accidentalmente. Come Pons, Brooks è stato un prolifico scopritore di comete. In effetti, il suo totale di 27 scoperte visive è secondo solo a Pons.
Solo quando sono stati effettuati i primi calcoli orbitali della scoperta di Brooks, ci si è resi conto che questa cometa (cometa 12P/Pons-Brooks) e quella trovata da Pons nel 1812 erano la stessa cosa. Quindi questa cometa ora porta i cognomi di entrambi gli osservatori.
Caratteristiche della cometa 12P/Pons-Brooks
Con un periodo orbitale di circa 71 anni, la cometa 12P/Pons-Brooks è considerata una cometa di “tipo Halley“, cioè una cometa con un periodo orbitale compreso tra 20 e 200 anni, che spesso appare solo una o due volte nel corso della vita.
Altre comete con un periodo orbitale simile includono 13P/Obers, 23P/Brosen-Metcalf e la più famosa di tutte, 1P/Halley. Poiché è stata la dodicesima cometa ad avere un periodo orbitale definitivo calcolato, oggi è catalogata come cometa 12P/Pons-Brooks.
L’apparizione della cometa 12P/Pons-Brooks nel 1883-1884 è stata piuttosto favorevole perché ha fatto il suo avvicinamento più prossimo alla Terra di 58,6 milioni di miglia (94,3 milioni di km) il 10 gennaio 1884, appena 16 giorni prima di passare più vicino al sole (perielio) ad una distanza di 72,5 milioni di miglia (116,7 milioni di km).
Durante questo lasso di tempo la cometa ha raggiunto la terza magnitudine mostrando una coda lunga circa 20 gradi.
Sembra anche che ogni volta che la cometa 12P/Pons-Brooks arriva al perielio nel tardo autunno o all’inizio dell’inverno, sia il momento in cui dà il meglio di sé. Nel 2020, l’astronomo tedesco Maik Meyer ha dimostrato che l’apparizione di una cometa ad occhio nudo menzionata dai cinesi nel novembre 1385 e un’altra osservata da un astronomo italiano nel gennaio 1457 erano probabilmente apparizioni relativamente luminose della cometa 12P/Pons-Brooks. E ci sono prove che anche un’antica registrazione di una cometa luminosa risalente al 245 d.C.
Nel 2024 12P/Pons-Brooks arriverà al perielio il 21 aprile
Nel 2024 12P/Pons-Brooks arriverà al perielio il 21 aprile. Lo scorso 20 luglio, un’esplosione di luminosità inaspettata l’ha fatta diventare per un breve periodo circa 100 volte più luminosa e il guscio di gas in espansione che circonda il suo nucleo (chiamato chioma) si è espanso fino a somigliare, per alcuni, a un ferro di cavallo.
Altri, tuttavia, hanno suggerito un granchio a ferro di cavallo, il Millennium Falcon di Star Wars, il personaggio dei cartoni animati Yosemite Sam, o addirittura, le corna di un diavolo, alias “La cometa cornuta“. Altre esplosioni si sono verificate il 5 ottobre, 1 e 14 novembre, 14 dicembre e più recentemente il 18 gennaio.
La causa esatta di questi brillamenti è sconosciuta, anche se Richard Miles della British Astronomical Association ritiene che la cometa 12P/Pons-Brooks possa essere una delle 10-20 comete conosciute con vulcani di ghiaccio attivi.
Il “magma” è una miscela fredda di idrocarburi liquidi e gas disciolti, il tutto intrappolato sotto una superficie che ha la consistenza della cera. Queste sostanze volatili imbottigliate possono esplodere quando la luce solare apre una feritoia.
Da ora, fino alla fine di marzo, la cometa 12P/Pons-Brooks sarà visibile nel cielo della prima serata, all’interno della costellazione di Andromeda la Principessa, in alto a sinistra della Grande Piazza di Pegaso e sospeso a circa 20 gradi sopra l’ovest-orizzonte nord-ovest alla fine del crepuscolo serale.
Entro la fine di marzo, potrebbe illuminarsi fino alla 5a magnitudine, raggiungendo la visibilità a occhio nudo sullo sfondo della costellazione zodiacale dell’Ariete. A questo punto potrebbe essersi formata anche una coda corta.
Successivamente, la cometa scomparirà nel bagliore del tramonto nel mese di aprile e arriverà al perielio il 21 dello stesso mese a una distanza di 116,8 milioni di km. La cometa 12P/Pons-Brooks passerat a 22 gradi nord-est del Sole a metà aprile, ma poi svanirà molto rapidamente e diventerà in gran parte un oggetto per gli osservatori dell’emisfero meridionale.
Probabilmente scenderà alla 6a o 7a magnitudine entro la fine di maggio e all’8a o 9a magnitudine entro la fine di giugno.