Come inventarsi un lavoro partendo dai benefici derivanti dal piantare un albero da frutto sul proprio terreno

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Greg Peterson, inizia la sua attività di piantarei di frutteti nel 1999, cominciando con una coltivazione su un terreno di meno di un acro, vicino alla 16th Street e Bethany Home Road. Qui avvia una fattoria urbana che al momento conta circa 75 alberi.

La sua attività, che iniziò come un hobby, diventa ben presto una carriera. Peterson, consegue un master in Pianificazione Urbana e Ambientale presso la Arizona State University, e da almeno 15 anni tiene corsi su come piantare e curare gli alberi da frutto.

La sua compagnia, la The Urban Farm, insieme ad altri gruppi presenti nella città di Phoenix, sta sviluppando il concetto di alberi no profit, con l’dea non solo di piantare alberi, ma sopratutto quelli giusti nel luogo adatto.

Il beneficio degli alberi da frutto è piuttosto tangibile: sono una fonte di cibo naturale e non solo. Infatti, se piantati correttamente, non solo quelli da frutto ma tutte le tipologie di alberi, diventano utili e funzionali, ad esempio, mitigando la calura nel periodo estivo.

Piantare gli alberi nel periodo autunnale e invernale, a seconda della tipologia, consente loro di radicarsi più facilmente prima che arrivi il caldo secco estivo.



Gli alberi da frutto offrono benefici nutrizionali

La Trees Matter, si occupa di piantare alberi “da ombra” nei campus, nelle case private intorno alla metropolitana di Phoenix e nelle scuole pubbliche, inoltre, collabora con la Salt River Project. Il direttore esecutivo della Trees Matter, è Aimee Esposito, che anche nel suo cortile, si prende cura di un melograno e di un fico.

La Trees Matter, ospita seminari nell’ambito del programma chiamato “Urban Food Forest”.

Esposito, quest’anno, è rimasta particolarmente entusiasta per una nuova idea, un prontuario che indica gli alberi da frutto più comuni a Phoenix, divisi per stagione. Esposito, si domanda se “La gente sa che si produce cibo con gli alberi che piantiamo? E che diventano una risorsa da utilizzare? Il nostro lavoro sta anche in questo, e ricerchiamo modi per renderlo noto”.

Peterson, ritiene che gli alberi da frutto servano a far comprendere alle persone da dove proviene il loro cibo e che da essi si possono ottenere benefici nutrizionali. Secondo il Dipartimento della salute e dei servizi umani degli Stati Uniti, la popolazione americana per circa tre quarti non mangia abbastanza frutta e verdura.

Peterson, crede che producendo frutta e verdura di qualità, le persone sarebbero stimolate a mangiarle e non solo: coltivando il proprio cibo si riesce ad avere il controllo sulla produzione e sui valori nutritivi”. 

Peterson, spiega che “il frutto, una volta raccolto, inizia e degradarsi dal punto di vista nutrizionale, se ad esempio raccogliamo una pesca, inizialmente è molto dura e non matura, ma staccata dall’albero inizia a degradarsi”.

Peterson, per la valle di Phoenix, raccomanda alcuni alberi da frutto, tra cui troviamo:

  • Il Cedro.
  • I frutti con nocciolo, come pesca, albicocca e prugna.
  • Il Melo.
  • L’Uva.
  • Il Gelso.
  • L’Olivo.
  • Il Melograno.
  • Il Mesquite.

La “The Urban Farm”, possiede un vivaio aperto in determinati giorni, da ottobre a febbraio.

Gli alberi sono il “sistema di raffreddamento della natura”

Gli alberi, oltre ad offrire cibo genuino e un fattore estetico per l’ambiente, sono in grado di abbassare le temperature attraverso l‘evapotraspirazione.

Questo processo consiste nel trasferimento di umidità dalla pianta all’atmosfera.

Esposito, descrive gli alberi come un sistema di raffreddamento naturale, alcuni alberi autoctoni come la mesquite, l’ironwoods e il palo verdes, hanno un’ulteriore vantaggio, essi sono in grado di resistere ai climi rigidi, caratteristici della valle di Phoenix.

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Rose Hammond, cura gli alberi presso la Urban Farm Nursery, a Phoenix, in Arizona. Nicole Neri, Nicole Neri / La Repubblica.

L’Agenzia per la protezione ambientale, ha creato un elenco di alberi e vegetazione utili per rinfrescare le isole di calore urbano. Infatti, secondo gli studi dell’EPA, l’evapotraspirazione, da sola o in combinazione dell’ombreggiatura della vegetazione, è in grado di diminuire il picco delle temperature estive dai 2 ai 9° F.
La Trees Matter, da alcuni mesi, ha ripreso il programma “Trees for Schools”, come parte dei suoi obiettivi educativi. L’associazione, lavora in collaborazione con le scuole per piantare gli alberi all’interno dei campus e spiega agli addetti alla manutenzione come potersi prendere cura di essi.

Esposito, spera di espandersi un giorno per poter cosi piantare gli alberi da frutto all’interno delle scuole.

Come acquistare o raccogliere un albero gratuito

La The Urban Farm, offre la possibilità ai residenti di acquistare gli alberi decidui, cioè quelli che perdono le foglie nei periodi freddi ogni anno, tra cui troviamo il melo, il pesco, il fico, l’albicocco e il prugno, e a partire da gennaio raccogliere terreno e pacciame. Inoltre, la The Urban Farm, offre lezioni e webinar sul posto.

La Trees Matter, e la Salt River Project, forniscono alberi “da ombra” adatti al deserto e resistenti alla siccità a titolo gratuito nel periodo autunnale e primaverile con delle clausole. Infatti, sul sito web della Trees Matter, si specifica che, per poter prendere gli alberi a titolo gratuito bisogna:

  • Essere un cliente della Salt River Project.
  • Possedere o avere in affitto una casa unifamiliare.
  • Avere la possibilità o ottenere il permesso di piantare sulla proprietà.
  • Partecipare a un seminario gratuito per imparare a piantare e curare un albero.

Purtroppo per le persone che vivono in appartamenti, condomini e bifamiliari, non ci sono i requisiti specifici per poter prendere gratuitamente un albero.

Gli alberi “da ombra”, possono raddoppiare la loro grandezza, offrendo cosi più cibo e maggior raffrescamento. I baccelli della mesquite, ad esempio, possono essere utilizzati per produrre farina, e a tal proposito, la Trees Matter, ospita una dimostrazione annuale per la raccolta di questo frutto e offre una colazione con pancake al mesquite.

Esposito chiarisce che “Le persone guardano gli alberi mesquiti e credono che producano solo baccelli e pacciame, invece sono un alimento base per molti animali selvatici e potrebbero esserlo anche per le persone”.

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