martedì, Gennaio 21, 2025
Migliori casinò non AAMS in Italia
HomeScienzaEcologia e AmbienteBuco nell'ozono: la Cina continua a violare il protocollo di Montreal

Buco nell’ozono: la Cina continua a violare il protocollo di Montreal

Indice

All’inizio di quest’anno la NASA ci informò che il buco nell’ozono cominciava a chiudersi, grazie alla messa al bando dei CFC. Successivamente, alcuni mesi più tardi, un rapporto del NOAA avvisò che la riduzione del buco nell’ozono si era bruscamente interrotta e che la causa sembrava essere identificabile in forti emissioni di CFC provenienti dalla Cina.

Ora arriva notizia che il principale colpevole è il tetracloruro di carbonio, una molecola sintetica nota anche come  freon 10 o CFC 10. Nonostante appartenga alle categorie di sostanze vietate dal protocollo di Montreal viene ancora utilizzato, soprattutto dall’industria cinese, per la produzione di diversi tipi di Freon e come precursore nella produzione del CFC11, ancora largamente usato dalle industrie cinesi per la sua economicità.

Già a luglio, il rapporto “Blowing It” dell’Environmental investigacion agency  (Eia) comunicò di avere prove convincenti della “produzione illegale e uso di CFC-11 in Cina” con 18 diverse compagnie che operano in 10 province cinesi, “confermando il loro uso di CFC-11 come agente espandente per la produzione di schiume utilizzate per isolare edifici ed elettrodomestici“.

La Cina ha certamente grandi responsabilità ma anche l’industria edilizia occidentale non è da meno perché è proprio questo settore che utilizza i pannelli e le schiume isolanti prodotti in Cina per la loro economicità.

Insomma, la Cina viola sistematicamente il protocollo di Montreal ma è largamente incoraggiata a farlo dal vasto mercato che hanno i suoi prodotti realizzati con sostanze proibite.

Ci si aspetta ora un forte richiamo dell’ONU alla Cina cui, però, dovrà affiancarsi un divieto generalizzato di utilizzare materiale che violi il protocollo di Montreal in tutto il mondo.

Ricordiamo che il Protocollo di Montreal è entrato in vigore nel 1989 per proteggere lo strato di ozono attraverso l’eliminazione delle sostanze che lo riducono. Il protocollo indica oltre 200 singole sostanze con un alto potenziale di riduzione dell’ozono, tra cui clorofluorocarburi (CFC), halon, tetracloruro di carbonio (CTC), 1,1,1-tricloroetano (TCA), idroclorofluorocarburi (HCFC), idrobromofluorocarburi (HBFC), bromoclorometano (BCM) e metilbromuro (MB), tutti denominati “sostanze controllate“.

RELATED ARTICLES

Viaggi e Vacanze

Alimentazione e Salute

Attività fisica per ridurre il rischio di ictus

Secondo uno studio della San Diego State University (SDSU), passare l'aspirapolvere, pulire, portare a spasso un animale domestico o pescare può essere un'attività sufficiente...

La forma fisica è più importante del peso quando si tratta di longevità e salute

L'obesità è spesso considerata un fattore chiave nella probabilità di morte prematura, ma una recente revisione scientifica mostra che la forma fisica e cardiorespiratoria...

Fruttosio: un nuovo meccanismo cellulare che promuove l’oncogenesi

Una recente scoperta scientifica ha gettato una nuova luce sui pericoli nascosti nella nostra alimentazione. Uno studio condotto dalla Washington University ha rivelato un...

Giochi

Il Ruolo della Licenza nella Scelta di un Casinò Online Affidabile

Il gioco online si basa sulla fiducia, e la licenza ne rappresenta il fondamento. Una licenza valida garantisce che un casinò operi legalmente, rispetti...

Come i casinò italiani si stanno adattando ai giocatori moderni

Con una ricca storia culturale, cibo squisito e paesaggi straordinari, l'Italia è diventata anche sinonimo di una lunga tradizione di gioco e intrattenimento incentrata...

Perché Cresce il Mercato dei Casinò Non AAMS? Analisi e Prospettive

Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito ad una crescita esponenziale del mondo del gioco d’azzardo online. Complice la pandemia da Covid-19, i giocatori...