Antiche statuette di legno ritrovate in una città abbandonata peruviana

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Gli archeologi hanno portato alla luce 19 statue di legno antropomorfe a Chan Chan, una città abbandonata (e ora sito archeologico) a nord di Lima, in Perù. Queste statue sembra che abbiano oltre 750 anni, rendendole le icone più antiche trovate in quella regione.

Il ministero della Cultura peruviano ha fornito un comunicato stampa che spiega la scoperta lunedì. 

Una squadra di archeologi ha scoperto queste statuette finemente decorate incastonate in minuscole alcove lungo un corridoio che portava a un cortile o una piazza cerimoniale. Ciascuna è alta 70 centimetri e sono tutte in buono stato di conservazione anche se alcune sono senza testa. Quelle con la testa ancora intatta indossano maschere di argilla beige dall’aspetto sinistro.

Il resto del corridoio in cui sono state trovate le statuette è decorato con disegni ad altorilievo, con motivi ondulati e zoomorfi. Secondo il Ministero, questo è il primo ingresso al cortile cerimoniale completamente decorato con rilievi di fango trovato in Chan Chan.  

Oggi, questa località è un  sito del patrimonio mondiale dell’UNESCO ma, nel lontano 15° secolo, Chan Chan era la vivace e ricca capitale del regno Chimú. Si pensa che sia la città più grande dell’America precolombiana, con una superficie totale di 20 chilometri quadrati. Nel centro della metropoli c’erano sei “cittadelle” o “palazzi” autonome, che formavano insieme un’area di 6 chilometri quadrati. All’interno di ciascuna di queste unità, il popolo Chimú costruì templi, abitazioni e magazzini.  



Da questa base, il suo sovrano, il monarca Chimú, gestiva un impero che si estendeva per 970 chilometri dall’Ecuador al Perù centrale. La società era rigorosa e gerarchica sulla base del presupposto che gli esseri umani non erano nati uguali. Secondo lo Smithsonian, i Chimú credevano che il Sole avesse popolato il mondo con tre uova: una d’oro (per le élite dominanti), una d’argento (per le loro mogli) e una terza di rame (per tutti gli altri).

Il regno di Chimú (e la città di Chan Chan) raggiunse il suo apice nel XV secolo quando circa 60.000 persone vivevano nella capitale. Poco tempo dopo, però, gli Incas conquistarono tutto l’impero e schiavizzarono gli abili artigiani della capitale e li portarono al loro servizio a Cuzco.

Gli archeologi credono che queste particolari statue siano anteriori alla cultura Chan Chan. Secondo la Reuters , potrebbero risalire al 1.100 dopo Cristo. 

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