Oggi le aziende sono sempre più concentrate sull’energie rinnovabili come fonte di energia poiché non contribuiscono all’inquinamento del nostro ambiente. Tuttavia, immagazzinare quell’energia quando il Sole non splende o il vento non soffia è stato a lungo un problema. Finora, non è stata trovata alcuna soluzione veramente praticabile nonostante i ricercatori abbiano lavorato duramente per trovare la tecnologia giusta.
Ora, la società di accumulo di energia offshore Ocean Grazer ha introdotto un nuovo dispositivo, che consiste in una batteria oceanica, che potrebbe risolvere il problema dell’intermittenza.
L’idea promossa da un gruppo di ingegneri e geologi del Regno Unito, è stata pubblicata sulla rivista scientifica Nature Energy.
“Al CES 2022, Ocean Grazer lancia la sua soluzione vincitrice del CES Innovation Award Ocean Battery. Con questo sistema gli ingegneri olandesi cambieranno radicalmente il panorama dell’energia sostenibile. Nessuno ha risolto il problema globale dell’accumulo di energia in modo scalabile, affidabile e conveniente, Ocean Grazer offre una soluzione brillante ma semplice, basata sulla tecnologia esistente, che migliora la vita marina lungo il percorso”, ha scritto l’azienda in un comunicato stampa.
L’Ocean Battery (la batteria oceanica) dell’azienda è progettata per essere implementata per parchi eolici offshore, trasformando le fonti di energia in generatori di energia dispacciabili. Il sistema è quasi esente da manutenzione e non è dannoso per la vita marina. In effetti, Ocean Grazer afferma che migliora la vita oceanica sebbene non specifichi come.
Come funziona la batteria oceanica?
È costruita sul fondo del mare vicino a generatori di energia rinnovabile offshore e funziona secondo un principio simile a quello di una diga idroelettrica. La tecnologia prevede l’interramento di un serbatoio di cemento che contiene fino a 20 milioni di litri (5,3 milioni di galloni) di acqua dolce nel fondo del mare, e l’utilizzo di una serie di pompe e turbine per pompare l’acqua dal serbatoio in una vescica.
Quando è richiesta energia, la vescica è libera di spremere l’acqua fino al serbatoio. Questo crea un movimento che vede le turbine girare generando elettricità che viene immessa nella rete. Il sistema è ingegnoso nella sua semplicità e, in caso di successo, potrebbe finalmente fornire la tanto attesa soluzione ai problemi di affidabilità dell’energia eolica, producendo energia pulita indipendentemente dal vento che soffia o meno.