La NASA invita le persone a inviare i loro nomi sulla superficie della Luna a bordo del primo rover lunare robotico dell’agenzia, VIPER – abbreviazione di Volatiles Investigating Polar Exploration Rover, in occasione della missione Artemis. Il rover verrà lanciato per effettuare una missione al Polo Sud lunare per svelare i misteri dell’acqua sulla Luna e comprendere meglio l’ambiente in cui la NASA prevede di far sbarcare la prima donna e la prima persona di colore nell’ambito del suo programma Artemis.
Nell’ambito della campagna “Invia il tuo nome con VIPER“, la NASA accetterà i nomi ricevuti prima delle 23:59 EST, del 15 marzo. Una volta raccolti, l’agenzia prenderà i nomi e li allegherà al rover.
Artemis, come fare per inviare il proprio nome
Per aggiungere il proprio nome bisogna visitare il seguente link: https://www.nasa.gov/send-your-name-with-viper. Il portale consente ai partecipanti di creare e scaricare un souvenir virtuale – una carta d’imbarco per la missione VIPER con il loro nome – per commemorare l’esperienza. I partecipanti sono incoraggiati a condividere le loro richieste sui social media utilizzando l’hashtag #SendYourName.
Nicola Fox è amministratore associato della direzione della missione scientifica presso la sede della NASA a Washington. Fox ha spiegato tramite alcune dichiarazioni riportate dal sit dell’agenzia spaziale: “Con VIPER studieremo ed esploreremo parti della superficie della Luna dove nessuno è mai stato prima – e con questa campagna invitiamo il mondo a far parte di questo viaggio rischioso ma gratificante”.
Fox: “I nostri nomi accompagneranno VIPER”
Fox ha aggiunto: “Pensa, i nostri nomi accompagneranno VIPER mentre naviga attraverso il terreno accidentato del Polo Sud lunare e raccoglie dati preziosi che ci aiuteranno a comprendere meglio la storia della Luna e l’ambiente in cui prevediamo di inviare gli astronauti di Artemis”.
Questa campagna è come altri progetti della NASA che hanno consentito a decine di milioni di persone di inviare i propri nomi per viaggiare insieme ad Artemis I, a diversi veicoli spaziali su Marte e all’imminente missione Europa Clipper dell’agenzia. Si ispira alla lunga tradizione dell’agenzia di inviare messaggi stimolanti sui veicoli spaziali che hanno esplorato il nostro sistema solare e oltre.
Andrews: “VIPER è un punto di svolta”
“Il nostro VIPER è un punto di svolta”, ha affermato Daniel Andrews, project manager di VIPER presso l’Ames Research Center della NASA nella Silicon Valley in California. “È la prima missione di questo genere, che amplia la nostra comprensione di dove potrebbero essere raccolte le risorse lunari per supportare una presenza umana a lungo termine sulla Luna”.
Quando andrà VIPER sulla Luna?
Alla fine del 2024, la Griffin Mission One di Astrobotic Technologies consegnerà VIPER sulla superficie lunare dopo il lancio a bordo di un Falcon Heavy di SpaceX dalla stazione spaziale di Cape Canaveral in Florida. Una volta lì, VIPER farà affidamento sui suoi pannelli solari e sulle batterie per la sua missione di circa 100 giorni per sopravvivere a temperature estreme e condizioni di illuminazione difficili, alimentando al tempo stesso una suite di strumenti scientifici progettati per raccogliere dati sulle caratteristiche e le concentrazioni di ghiaccio lunare e altri possibili fenomeni.
La consegna VIPER della NASA fa parte dell’iniziativa CLPS (Commercial Lunar Payload Services) nell’ambito del programma Artemis. Con CLPS, così come con l’esplorazione umana vicino al Polo Sud lunare, la NASA stabilirà una cadenza a lungo termine delle missioni sulla Luna in preparazione all’invio dei primi astronauti su Marte.
Informazioni sul rover?
Il rover fa parte del LDEP (Lunar Discovery and Exploration Program), gestito dalla Science Mission Directorate presso la sede dell’agenzia e viene eseguito attraverso l’Exploration Science Strategy and Integration Office. Oltre a gestire la missione, Ames della NASA guida la scienza, l’ingegneria dei sistemi, le operazioni di superficie del rover in tempo reale e il software di volo. L’hardware del rover è progettato e costruito dal Johnson Space Center della NASA a Houston, mentre gli strumenti sono forniti dalla NASA Ames, dal Kennedy Space Center dell’agenzia in Florida e dal partner commerciale Honeybee Robotics ad Altadena, California.