I calcoli relativi alla quantità di materia esistente nell’universo non corrispondono mai alle misurazioni effettive.
Quando gli scienziati calcolano la quantità di materia che dovrebbe esistere nell’universo, le loro stime hanno sempre ampiamente superato la quantità di materia effettivamente rilevabile. Il consenso, infatti, è che manca circa un terzo della materia che dovrebbe esserci. Ora, grazie a una nuova tecnica per la scansione del cosmo, gli scienziati pensano di aver finalmente individuato tutta la materia stellare che mancava.
Per chiarezza, questa nuova ricerca non ha nulla a che fare con la materia oscura, la sostanza finora invisibile che costituisce circa l’85% della materia nell’universo. Piuttosto, il team di astronomi di Harvard e dell’Ungherese Eötvös ha trovato la materia luminosa mancante, che costituisce tutte le stelle, i pianeti e altri oggetti celesti dell’universo.
Secondo questa nuova ricerca, una bozza del quale è stata pubblicata sul server di prestampa ArXiv a dicembre, gli scienziati hanno utilizzato il telescopio orbitale Chandra X-Ray Observatory della NASA per cercare le nubi di gas che circondano un buco nero distante. In quelle nuvole, hanno trovato masse di ossigeno in precedenza non scontate. Estrapolando la quantità di ammassi di gas simili che sono là fuori, gli astronomi pensano di poter spiegare l’intera differenza tra i calcoli e le osservazioni dell’universo.
“Siamo entusiasti di essere riusciti a rintracciare parte di questa materia mancante“, ha detto Randall Smith, un astronomo dell’Harvard & Smithsonian Center for Astrophysics (CfA) che ha lavorato allo studio. “In futuro potremo applicare questo stesso metodo ad altri dati quasar per confermare che questo mistero di lunga data sia stato finalmente risolto.”
Saranno necessari ulteriori studi per confermare che queste nuove scoperte possano effettivamente giustificare l’elevata estrapolazione che gli scienziati fanno nel loro articolo. Ma se questo lavoro reggerà, gli scienziati avranno finalmente risolto uno dei misteri più confusi dell’universo.
“Trovare questa massa mancante, ci permetterà di risolvere uno dei più grandi enigmi dell’astrofisica”, ha spiegato l’astrofisico del CfA Orsolya Kovacs. “L’universo dove ha immagazzinato così tanto della materia che compone cose come stelle e pianeti?”