Dopo settimane di crescita contenuta, le criptovalute si sono impennate giovedì mattina, sull’onda del sempre maggiore fermento intorno agli Nft (non fungible tokens) e dell’adozione in corso da parte delle istituzioni. Il mercato è arrivato così a livelli che non si vedevano dal crollo lampo di maggio, che polverizzò mille miliardi di dollari.
I dati delle principali criptovalute
- Alle 9 di mattina di oggi, ora di New York, il valore del mercato delle criptovalute era cresciuto più del 5% rispetto a 24 ore prima. Secondo il sito di dati sulle criptovalute CoinGecko, ha superato così il valore di 2.300 miliardi di dollari e ha raggiunto il livello più alto da inizio maggio, quando raggiunse un record storico di 2.600 miliardi prima del crollo.
- Il capofila dei nuovi guadagni è il token Ada di Cardano, che il mese scorso è diventato la terza criptovaluta del mondo. Ada ha infatti raggiunto un nuovo massimo di 3,09 dollari giovedì mattina e ha visto il suo valore di mercato crescere di oltre 99 miliardi.
- Gli investitori stanno scommettendo sulla criptovaluta in vista di un aggiornamento del software, previsto per questo mese, che permetterà di supportare smart contract, accordi finanziari che si auto-eseguono e sono alla base della tecnologia dietro gli Nft e del mondo da 100 miliardi di dollari della finanza decentralizzata.
- Ethereum, che domina da tempo il mercato degli smart contract, è cresciuto del 7% nella notte e ha raggiunto un prezzo superiore ai 3.800 dollari. Ha toccato così il massimo degli ultimi quattro mesi, dopo che gli Nft hanno registrato vendite record per 900 milioni di dollari in agosto.
- Perfino il bitcoin, che è in ritardo rispetto a Ethereum nel supporto agli smart contract e nelle ultime settimane è andato peggio rispetto alla media del mercato delle criptovalute, ha compiuto un balzo del 4%. Ha così superato i 50mila dollari per gran parte della mattina di giovedì.
- L’unico token di punta che ha perso valore giovedì mattina è stato Solana, sceso del 3%. Il calo è arrivato dopo settimane di ascesa stupefacente, che hanno portato il valore della neonata criptovaluta, lanciata appena 17 mesi fa, a una crescita superiore al 6.000% solo quest’anno.
Un fatto collegato
Il mercato degli Nft ha finora registrato vendite per 2,5 miliardi di dollari quest’anno: quasi 20 volte i 13,7 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. “Ora che sta aumentando l’interesse di grandi investitori come Visa, un gigante dei pagamenti, la domanda è destinata a esplodere”, ha scritto Nigel Green, amministratore delegato di DeVere group, una società di consulenza patrimoniale da 12 miliardi di dollari, in una nota diffusa mercoledì. Green ha anche riconosciuto, al contempo, i rischi di un mercato nascente alimentato dall’ottimismo. “Ci si può aspettare che alcuni degli Nft ora sul mercato avranno ben poco valore tra qualche anno. Altri, però, varranno una fortuna”.
Il contesto
Oltre agli Nft, anche l’adozione in corso da parte delle istituzioni e le crescenti preoccupazioni legate all’inflazione hanno aiutato il mercato delle criptovalute a ridurre le perdite, dopo il crollo vicino al 50% causato, a maggio, dalle regolamentazioni in Cina. Il mercato è ancora al di sotto del suo record storico del 12% circa, ma è lievitato del 40% abbondante nell’ultimo mese. Secondo una ricerca dell’hedge fund di criptovalute Nickel Digital, il 49% dei gestori di denaro (che ha asset per 275,5 miliardi) ritiene che le istituzioni guarderanno per la prima volta alle criptovalute quest’anno. Una mossa che servirà a proteggersi dal pericolo dell’inflazione, in crescita al ritmo più rapido degli ultimi 13 anni.
La voce contraria
“Un errore fatale dei nuovi investitori in criptovalute è guardare al passato e pensare di estrapolare l’andamento futuro”, ha affermato l’analista di Bankrate James Royal, che ha sottolineato anche come alcune criptovalute facciano molto affidamento sull’ottimismo del mercato per crescere di valore. Al contrario di quanto avviene per le azioni, i cui rendimenti sono guidati, in genere, dai profitti aziendali. “Non bisogna investire più di quanto ci si può permettere di perdere. Se il tuo investimento finanziario non è supportato da un asset o da un flusso di cassa, ha il potenziale per non valere niente”.