Le stelle più vicine alla Terra sono alcuni degli oggetti celesti meglio studiati. In Astrofisica, la distanza fa la differenza. Più un oggetto è vicino, più luce siamo in grado di raccogliere da esso.
Le stelle sono di diversi tipi (per massa, composizione chimica, età), ma l’esempio più vicino di ogni tipo sarà un oggetto critico da studiare. In questo articolo esaminiamo cinque curiosità sui sistemi più vicini alla Terra e cosa significano per gli studi astrofisici.
Il sistema più vicino al Sole è un sistema triplo
Il sistema stellare più vicino al Sole è chiamato sistema Alpha Centauri. È composto da tre stelle e almeno due esopianeti (forse di più). Il nome del sistema deriva dalla costellazione in cui risiede: il “Centauro”.
Questo sistema triplo può essere individuato nel cielo dell’emisfero australe. Delle tre stelle, solo due possono essere viste ad occhio nudo. La più vicina delle tre, denominata “Proxima Centauri” è una stella di massa molto bassa e ha una luminosità appena al di sotto della capacità dell’occhio umano di percepirla.
Si trova a poco più di 4,2 anni luce dal sistema solare. Ciò significa che anche se potessimo viaggiare alla velocità della luce – la cosa più veloce che conosciamo nell’Universo – sarebbero necessari poco più di 4 anni per raggiungerla.
Le altre due stelle sono più simili al Sole e orbitano strettamente l’una intorno all’altra (Proxima è una compagna più distante).
Ci sono stati innumerevoli studi su queste stelle alla ricerca dei pianeti che potrebbero ospitare. Si pensa che Alpha Centauri ospiti almeno un mondo potenzialmente roccioso intorno ad esso ma non siamo ancora riusciti ad avere nessuna certezza in proposito.
Nel 2016 è stato scoperto che la stella Proxima Centauri ha almeno un mondo potenzialmente roccioso intorno a sé. Nel 2019 è stato individuato un secondo esopianeta candidato.
Le stelle più vicine al Sole sono sono, per lo più, nane M
Se guardiamo un elenco delle 100 stelle più vicine al Sole, vedremo uno schema. Gli astronomi hanno sviluppato un sistema per caratterizzare le stelle prendendo la loro luce, scomponendola con un prisma e quindi esaminando le firme impresse dagli elementi alle varie lunghezze d’onda di questa luce scomposta.
Lo schema di classificazione spettrale è etichettato con lettere e le stelle di massa più alta sono identificate come stelle O e B, mentre le stelle di massa più bassa sono chiamate nane M.
Il nostro Sole, una stella G, è un tipo di stella di fascia media. Guardando la classe stellare delle 100 stelle più vicine, vediamo la lettera “M” ripetuta più e più volte. Questo perché le stelle di tipo M dominano la Galassia per numero. Sono il tipo più comune di stelle e non dovrebbe sorprendere che siano le più numerose anche nel nostro quartiere.
Infatti la stella più vicina al Sole, Proxima-Centauri, è una stella di tipo M e la più comune delle M (una stella di tipo M5).
Le più note nane M prossime al Sole sono la stella di Barnard (il secondo sistema più vicino al Sole), Wolf 359 in cui è stato ambientato un episodio di “Star Trek the Next Generation“, Teegarden’s Star e Ross 128 che ospitano entrambe mondi potenzialmente rocciosi che gli astronomi stanno studiando in dettaglio.
Le stelle più vicine sono un elenco in continua evoluzione
Le stelle più vicine al Sole non sono un elenco statico di oggetti. Non ci muoviamo nella Galassia con una famiglia di oggetti che mantengono tutti la stessa distanza l’uno dall’altro.
Dato che l’intera Galassia è in movimento, le stelle si avvicinano e si allontanano costantemente l’una dall’altra. Se prendiamo i movimenti delle stelle e li facciamo scorrere avanti e indietro nel tempo, scopriamo che il nostro vicinato solare ha avuto un aspetto molto diverso in passato e sarà molto diverso in futuro.
Ad esempio, 70.000 anni fa una stella di piccola massa chiamata stella di Scholtz (che sembra essere orbitata da una nana bruna) volò attraverso la nube di Oort del nostro sistema solare. Tra poco più di un milione di anni, una stella chiamata Gliese 710 farà un incontro ravvicinato e raggiungerà circa 16.000 AU del nostro Sole.
Stiamo ancora scoprendo le stelle più vicine al Sole
Uno degli aspetti più intriganti del nostro vicinato solare è che stiamo ancora scoprendo nuovi oggetti. Ci si potrebbe aspettare che sia piuttosto difficile nascondere una stella a pochi anni luce dal Sole, dato quanto è diventata avanzata la nostra tecnologia astrofisica.
Ci sono, però, dei tipi di stella poco o per nulla luminose che possono essere davvero difficili da individuare. È il caso delle nane brune. Nel 2012 e poi di nuovo nel 2013, l’elenco dei primi cinque sistemi più vicini al Sole è stato rivoluzionato quando sono stati scoperti due nuovi sistemi di nane brune.
Nel 2012, due nane brune che orbitano strettamente l’una intorno all’altra a poco più di 6,5 anni luce sono state individute utilizzando il Wide Field Infrared Survey Explorer (WISE) della NASA.
Costituiscono il terzo sistema più vicino al Sole.
Poi nel 2013 è stata scoperta la sorgente compatta più fredda mai trovata al di fuori del nostro sistema solare, soprannominata WISE 0855, a poco più di 7. 2 anni luce che lo rende il quarto sistema più vicino al Sole.