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5 consigli per proteggersi dal caldo

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Questa estate si sta rivelando veramente particolare, infatti in tutto il mondo si succedono ondate di calore. Così, dal Giappone al Regno Unito, dall’Italia settentrionale all’Algeria, dai paesi scanfinavi alla California, si registrano picchi di temperatura raramente viste in quei luoghi e sono molti coloro che dispensano consigli su come resistere al caldo. Ma quali consigli sono davvero validi e non contrastano con la verità scientifica? Analizziamone alcuni:

1)     Bere molte bevande fredde

Bere molti liquidi è la cosa giusta da fare durante un’ondata di caldo: è essenziale rimanere idratati per proteggere i reni. C’è, però, dibattito sul fatto se sia più opportuno assumere bevande ghiacciate o calde.

La teoria alla base della scelta di una bevanda calda è basata sull’idea che provocando un aumento della temperatura interna pora l’organismo ad aumentare la sudorazione, cosa che favorisce una sensazione di fresco. Il corpo umano può produrre fino a due litri di sudore l’ora, che è un modo efficace per ridurre la temperatura corporea.

Ma se i liquidi che vengono consumati con la sudorazione non vengono sostituiti, ci si disidrata. Quindi potrebbe essere meglio lasciare che il nostro organismo ed i suoi meccanismi di autoregolazione della temperatura agiscano naturalmente. Bere molta acqua fresca o a temperatura ambiente va bene. Si consiglia, inoltre, di non bere grandi quantità di caffè o tè perchè contengono la caffeina, una sostanza dotata di proprietà diuretiche.

2)     Utilizzare un ventilatore

La brezza provocata da un ventilatore sembra dare un certo sollievo durante le ore calde. I ventilatori non raffreddano l’aria, La spostano, provocando una lieve brezza che migliora l’evaporazione del sudore dalla pelle, ottenendo il risultato abbassare la temperatura corporea.

In generale, questo principio funziona bene fino a temperature intorno ai 35C°, se le temperature salgono oltre questo limite, anche spostare l’aria con un ventilatore non porterà il vantaggio sperato.

3)     Bambini ed anziani sono i più esposti alle ondate di calore

È vero che i ricoveri ospedalieri aumentano durante le ondate di caldo e che molti dei pazienti sono bambini ed anziani.

Le temperature alle quali il corpo funziona meglio rientrano in un intervallo ristretto tra i 36 ed i 37,5 ° C. I termocettori disposti sulla pelle, i tessuti profondi e gli organi possono rilevare immediatamente un aumento di appena 1° C. Se la temperatura ambiente è superiore alla nostra temperatura corporea, iniziamo a sudare per rinfrescarci. È il meccanismo dell’omeotermia messo in atto dal nostro organismo che, oltre a sudare, provoca una dilatazione dei capillari periferici, in particolare di mani e piedi, per favorire la dispersione del calore in eccesso. Entrambi questi metodi di termoregolazione richiedono al cuore un certo sforzo, motivo per cui le persone anziane possono a volte sperimentare attacchi di cuore o insufficienza cardiaca. Tipicamente, la maggior parte dei decessi si verifica durante le prime 24 ore di un’ondata di caldo.

Un altro problema è che le persone anziane hanno più difficoltà a mantenere la temperatura corporea costante e potrebbero non accorgersi nemmeno del loro surriscaldamento, il che significa che possono disidratarsi più rapidamente dei giovani.

Ma non solo gli anziani sono a rischio durante un’ondata di caldo. I bambini piccoli e le persone con malattie croniche hanno maggiori probabilità di avere problemi. Così come chiunque abbia problemi di mobilità. Stima attendibili affermano che l’ondata di calore del 2003 abbia ucciso almeno 30.000 persone.

4)     Tenere tutte le finestre aperte

Aprire le finestre è la prima cosa che molti di noi fanno quando fa caldo. Ma durante il giorno, questo può essere un errore.

Aprire le finestre ha senso solo se l’aria esterna è più fredda di quella all’interno della casa, il che è più probabile che accada di notte. Nei periodi molto caldi è, solitamente, più opportuno tenere chiuse le finestre durante il giorno. Perché, specialmente nella parte più interna della casa, l’aria è solitamente più fresca che all’esterno.

5)     Bere birra rinfresca e reidrata

In realtà, presa in piccole dosi, uno o due bicchieri, la birra può, inizialmente, effettivamente reidratare ma maggiori quantitativi inducono la diuresi e la conseguente perdita di liquidi non fa bene all’organismo. Insomma, si può bere birra se il consumo è moderato, in particolare se si tratta di birra analcolica.

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