di Oliver Melis per Aenigma
“Nella sola Giordania abbiamo strutture di pietra molto più numerose delle Linee di Nazca, estese su un’area più vasta, e molto più vecchie” spiega David Kennedy, professore di storia classica e antica alla University of Western Australia.
I geoglifi a forma di ruota sono solo una parte delle strutture che si possono osservare, ce ne sono altre che in passato venivano utilizzate per intrappolare animali e si possono ancora osservare linee che partono dai luoghi di sepoltura e pareti che apparentemente non hanno nessun utilizzo noto.
Queste misteriose strutture di varia forma, circolare o no sono conosciute fin dal 1927, quando Percy Maitland, pilota della RAF pubblicò un resoconto dopo averle sorvolate sulla rivista Antiquity. I beduini le definiscono come “le opere degli uomini antichi“.
“Qualche volta quando si è nel sito si può trovare una sorta di schema, ma non è affatto facile” spiega Kennedy. “Se si va di qualche decina di metri in alto, diventa chiaro di quale forma si tratti. La gente probabilmente ci camminava sopra, le ha scavalcate per secoli, millenni, senza avere un’idea chiara di cosa fossero“.
Le tracce che vengono definite “kite lines” probabilmente sono state antiche trappole per animali e avrebbero più di 2.000 anni, e venivano probabilmente utilizzate per convogliare gazzelle e bufali verso i cacciatori, appostati in punti strategici di queste strutture di pietra e pronti ad uccidere il maggior numero possibile di animali.
Delle altre strutture invece non si sa nulla di certo, forse erano utilizzate come abitazioni o luoghi adibiti a riti funebri, in ogni caso come detto si tratta solo di ipotesi.
Le costruzioni circolari provviste di raggi si presentano a gruppi ma talvolta sono anche isolate. In uno dei siti, vicino all’oasi di Azraq ci sono centinaia di costruzioni circolari organizzate in gruppi di 12.
In Arabia Saudita, invece, le strutture circolari sono dotate di due raggi allineati con il percorso che il sole esegue sulla volta celeste, in contrasto con quanto osservato in Siria e in Giordania: “Osservando molte di queste ruote nell’arco di diversi anni, non ho notato alcuno schema nella disposizione dei raggi“.
Datare queste strutture è complicato e alcune sono state realizzate sopra antiche trappole per animali datate a circa 9000 anni fa e questo pone almeno un punto fermo, le costruzioni circolari sono più recenti delle trappole.
Alcune strutture circolari realizzate nei pressi del monastero Deir Mar Musa al-Habashi sembrerebbero risalire a 6.500 – 2.300 anni fa, ma occorrerà un lavoro di enorme per avere una stima precisa del tempo in cui le strutture sono state costruite.
“Se definiamo come geoglifo un vasto segno di origine artificiale sul terreno, questi cerchi di pietra sono geoglifi” spiega Amelia Sparavigna del Politecnico di Torino. “Se consideriamo questi cerchi di pietra come luoghi di culto degli antenati, o come luoghi per rituali connessi ad eventi astronomici o alle stagioni, potrebbero aver avuto la stessa funzione dei geoglifi in Sud America, per esempio le Linee di Nazca. Il design è differente, ma la funzione potrebbe essere la stessa“.
Il mistero rimane irrisolto: a cosa servivano queste strutture e come mai sono per lo più di forma circolare? Per quale motivo alcune di esse sono allineate con il sole? Perché altre sembrano essere state create in corrispondenza di tumuli funerari?
Speriamo di avere altre informazioni al più presto.
Fonte: Antikitera.net