La Villa dei Misteri, uno degli edifici più celebri e rinomati di Pompei, prende il suo nome dalla sala dei misteri sita nella zona residenziale della struttura, volta verso il mare.
La rustica villa è rinomata per un affresco sublime lungo 17 metri e alto tre, che si trova nella sala da pranzo della residenza (detta triclinio). L’area in cui soggiornavano i ricchi proprietari della villa colpisce per il lusso e la raffinatezza che si possono ancora notare e respirare a circa 2000 anni di distanza.
Abbiamo parlato di villa rustica, questo perché la Villa dei Misteri è sita fuori dalle mura attornianti la città vera e propria. Nella parte rustica della casa sono stati rinvenuti diversi attrezzi usati comunemente nella vita dei campi, tra cui un torchio atto alla spremitura dell’uva e due forni. Da menzionare anche la presenza di alcune cucine molto spaziose.
Villa dei Misteri: informazioni sull’affresco
Non è dato sapere chi fu il realizzatore del maestoso affresco della Villa dei Misteri. La pittura raffigura la scena di un rituale misterico. Il rito misterico (o più semplicemente mistero) è una forma di rito religioso, tramite cui un individuo effettua un passaggio da uno stato ad un altro.
Cristoforo Gorno, nel corso di una puntata di Atlantide andata in onda su La7, afferma riguardo l’affresco: “La protagonista è una ragazza, non sappiamo se il rito le serve come preparazione al matrimonio o se invece segna il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, probabilmente tutte e due le cose insieme”.
Come fa notare un articolo pubblicato su dailybest.it, l’anonimo artista ha raffigurato i vari personaggi umani secondo il genere pittorico della “megalografia”, ovvero, figure ritagliate e prive della loro ombra (come se fossero state incollate) ponendole a gruppi su un podio decorato a finto marmo. Nel rito misterico dell’affresco è più di uno il rimando al dio Bacco (Dioniso per i greci).
Del resto non dobbiamo stupirci, in quanto i proprietari della villa erano probabilmente degli imprenditori agricoli e Bacco era il signore del vino, dell’ebbrezza e dell’estasi mistica.
La scoperta
La Villa dei Misteri venne scoperta da un certo Aurelio Item (all’epoca padrone del terreno) nel 1909. Come precisa ecampania.it, il signor Item era in possesso di una licenza di scavo temporanea proprio come gli altri possidenti del territorio extraurbano della città di Pompei. Proprio dalla scoperta dello stupendo affresco nella villa ne conseguì l’esproprio della zona e lo stop ai lavori.
L’edificio fu completamente riportato alla luce grazie all’operato dell’archeologo Amedeo Maiuri ed al prezioso contributo del Banco di Napoli che effettuò una donazione di 50.000 lire.