Un nuovo studio ha rivelato che l’Asia orientale è stata abitata da ominini con capacità avanzate di produzione di utensili oltre 1,1 milioni di anni fa, sfidando le precedenti linee temporali e le percezioni dello sviluppo tecnologico iniziale nella regione. Questa scoperta ha evidenziato tecniche e pianificazioni sofisticate e ha suggerito una rivalutazione della cultura umana primitiva e delle connessioni attraverso l’Eurasia.
Tecniche avanzate di realizzazione di utensili
La ricerca, condotta da un team congiunto guidato dal Prof. PEI Shuwen dell’Istituto di Paleontologia e Paleoantropologia dei vertebrati (IVPP) dell’Accademia Cinese delle Scienze e dal Prof. Ignacio de la Torre dell’Istituto di Storia del Consiglio Nazionale delle Ricerche spagnolo (CSIC), è stato pubblicato su PNAS e fornisce approfondimenti sulle prime dispersioni e adattamenti degli ominidi in Eurasia.
Analizzando i set di rimontaggio di Cenjiawan provenienti dal bacino di Nihewan, il team ha identificato tecniche di scheggiatura organizzate volte alla produzione di utensili sottili. La preparazione del nucleo è avvenuta sia sulla piattaforma di scheggiatura che sulla superficie della stessa. L’esistenza di un processo operativo standardizzato è stata confermata non solo dai set di rimontaggio, ma anche dalla presenza di numerosi prodotti di scarto in ogni fase del processo, fornendo una solida prova di una preparazione.
Le tecnologie di scheggiatura si sono basate su metodi organizzati per ottenere scaglie predeterminate. Questo approccio ha richiesto una pianificazione dettagliata e una profonda comprensione dei meccanismi. Le sue origini risalgono all’Acheuleano, in particolare a un periodo anteriore a 1 milione di anni fa.
Complessità nella produzione di utensili del Pleistocene inferiore
L’analisi degli utensili ritoccati e dei prodotti rimontati staccati dalla tecnologia del nucleo preparato, ha indicato che le scaglie sottili venivano intenzionalmente rotte in due metà. Uno o più frammenti risultanti venivano poi selezionati come grezzi per il ritocco con l’obiettivo di creare strumenti a punta con due lati convergenti. Questo processo modificava significativamente la forma originale dei grezzi.
Anche modelli di strumenti di ritocco, come punte e perforatori, che hanno evidenziato la standardizzazione della forma, sono stati ben documentati nell’assemblaggio di Cenjiawan. Questo fatto suggerisce la presenza di modelli mentali complessi tra i produttori di utensili.
La tecnologia di base preparata, i prodotti standardizzati predeterminati e le forme degli strumenti di ritocco, insieme all’alto livello di precisione manuale, alle sequenze di riduzione frammentate, alle lunghe sequenze di riduzione e alla gestione organizzata delle materie prime documentate nell’assemblaggio di Cenjiawan, hanno fornito prove convincenti di abilità tecniche complesse e comportamenti di pianificazione approfonditi tra gli ominidi del Pleistocene inferiore nell’Asia orientale.
L’uomo primitivo in Asia: abilità avanzate nella creazione di utensili
Il Dr. MA Dongdong, primo autore dello studio che ha condotto la ricerca ha dichiarato: “I comportamenti tecnologici avanzati documentati nel sito di Cenjiawan sono simili a quelli della tecnologia Modalità 2, piuttosto che la semplicità tecnica attribuita alla Modalità 1”.
La tecnologia del Paleolitico inferiore in Cina è stata a lungo considerata semplice (di tipo Oldowan/Modo 1) e omogenea prima del tardo Pleistocene. Le prove convincenti contenute nell’assemblaggio di Cenjiawan hanno fornito una nuova prospettiva nella comprensione del sistema di piccolo debito in Cina e potrebbero costringere a riconsiderare l’attuale percezione della stasi tecnologica nell’Asia orientale.
Gli autori hanno sostenuto che le caratteristiche tecnologiche, piuttosto che la semplice presenza o assenza di tipi di strumenti specifici (ad esempio, asce), saranno la base per studiare gli assemblaggi del Pleistocene inferiore e medio nell’Asia orientale. Questo consentirà una comprensione più integrata della tecnologia Modalità 2 nonché delle connessioni umane, culturali e biologiche tra l’Asia orientale e altre regioni del Vecchio Mondo.