Una coppia di sismologi dell’Università della Costa Azzurra ha scoperto quello che potrebbe essere un nuovo metodo accurato per la previsione dei terremoti.
Nella loro ricerca, pubblicata sulla rivista Science, Quentin Bletery e Jean-Mathieu Nocquet hanno condotto una ricerca sistematica globale di segnali precorsi di slittamento lungo alcune faglie prima che si scatenassero terremoti.
Il ricercatore Roland Bürgmann ha scritto riguardo alle ricerche dei due sismologi: “Sebbene i risultati di Bletery e Nocquet suggeriscano che potrebbe effettivamente esserci una fase precorritrice di ore, non è chiaro se tali accelerazioni di scorrimento lento siano distintamente associate a grandi terremoti o se possano mai essere misurate per singoli eventi con la precisione necessaria per fornire un utile avvertimento”.
Basterebbe un preavviso di pochi minuti
Phys.org specifica che in molti casi sarebbe utile un preavviso di diversi minuti: consentirebbe alle persone di uscire da edifici che potrebbero crollare. Trovare un precursore è difficile a causa della mancanza di informazioni su ciò che stava accadendo in prossimità di un epicentro prima di un terremoto.
In questo nuovo sforzo, Bletery e Nocquet hanno trovato un modo per tornare indietro nel tempo per saperne di più sullo spostamento del terreno prima di un grande terremoto. Nella ricerca di un precursore del terremoto, i ricercatori hanno ottenuto e studiato dati GPS precisi per le aree geografiche che circondano gli epicentri di 90 terremoti di magnitudo 7 negli ultimi anni. Hanno trovato uno schema: uno slittamento tra le placche tettoniche che ha fatto muovere la terra sopra di loro in una direzione orizzontale misurabile.
Hanno anche scoperto che tali slittamenti potevano essere osservati e misurati utilizzando il GPS; essi si verificavano fino a due ore prima che il terremoto colpisse una determinata area ed erano troppo piccoli per essere visualizzati sui sismografi standard. Cosa più importante, hanno visto lo stesso slittamento in tutti i terremoti che hanno studiato.
Il lavoro suggerisce che un sistema sismico affidabile potrebbe essere progettato sulla base di un preciso sistema di ascolto GPS. Sul lato negativo, Bürgmann osserva che è necessario più lavoro per dimostrare che un tale precursore esiste per tutti, o almeno per la maggior parte dei terremoti. Inoltre, aggiunge come siano necessari alcuni aggiornamenti alla tecnologia GPS per consentire la misurazione dei singoli eventi 24 ore su 24.
Che cosa sono i terremoti?
I terremoti sono fenomeni naturali che si verificano quando avviene una liberazione repentina di energia nella crosta terrestre. Questa liberazione di energia provoca onde sismiche che si propagano attraverso la Terra, causando il movimento del suolo. I terremoti possono essere di varia intensità, da lievi tremori a forti scosse distruttive.
Come si formano i terremoti?
La causa principale dei terremoti è il movimento delle placche tettoniche, che sono grandi frammenti rigidi della litosfera terrestre. La litosfera è suddivisa in diverse placche che galleggiano sulla parte viscosa e calda dell’astenosfera sottostante. Quando queste placche si muovono l’una rispetto all’altra, possono entrare in collisione, separarsi o scorrere lateralmente. Questi movimenti possono causare tensioni lungo i confini delle placche o all’interno di esse, e quando queste tensioni superano la resistenza delle rocce, si verificano i terremoti.
I terremoti più catastrofici nella storia umana
Ci sono stati numerosi terremoti devastanti nella storia umana, alcuni dei quali hanno causato notevoli perdite di vite umane e danni significativi. Ecco alcuni dei terremoti più catastrofici:
- Terremoto di Shaanxi, Cina (1556): Conosciuto anche come il Grande Terremoto Shaanxi, è stato il terremoto più mortale nella storia registrata. Si stima che abbia ucciso circa 830.000 persone.
- Terremoto di Tangshan, Cina (1976): Questo terremoto colpì la città di Tangshan, in Cina, uccidendo tra le 242.769 e le 655.000 persone, a seconda delle fonti.
- Terremoto di Sumatra, Indonesia (2004): Questo terremoto sottomarino al largo della costa occidentale di Sumatra ha generato uno tsunami devastante che ha colpito le coste di numerosi paesi del sud-est asiatico. Si stima che abbia causato la morte di oltre 230.000 persone.
- Terremoto di Haiti (2010): Questo terremoto di magnitudo 7.0 colpì Haiti, causando gravi danni e la morte di oltre 160.000 persone.
- Terremoto di Tohoku, Giappone (2011): Un terremoto di magnitudo 9.0 al largo della costa nord-orientale del Giappone ha scatenato uno tsunami che ha causato danni catastrofici e ha portato all’incidente nucleare di Fukushima. Oltre 15.000 persone hanno perso la vita.