40 scheletri romani decapitati, trovati nel cimitero romano di Aylesbury.
Nel più grande luogo di sepoltura situato in Inghilterra, nel Buckinghamshire, sono stati portati alla luce numerosi scheletri e diversi manufatti durante uno scavo a Fleet Marston, vicino ad Aylesbury, per l’ampliamento della famosa rete ferroviaria multimiliardaria HS2.
L’antica città, vecchia di 2000 anni, è – secondo un team di 50 archeologi che ha lavorato al sito – una scoperta sorprendente, che dice molto sulle usanze di questo popolo. Anche se riconoscono che tutto ciò era un “normale, seppur marginale, rito di sepoltura” all’epoca.
Il collegamento ferroviario – non nuovo a questi straordinari rinvenimenti – in quest’occasione ha portato alla luce 425 corpi, di cui un buon 10% (40) con teste decapitate posizionate tra le gambe o sui piedi.
Quello che, a tutti gli effetti, risulta un cimitero tardo romano, sta facendo chiarezza, secondo gli esperti, sulle usanze di sepoltura di questo antico popolo. Una possibile interpretazione, asseriscono gli archeologi, è che queste persone siano state decapitate perché probabilmente erano criminali, o diversamente, degli emarginati. I manufatti ritrovati, erano un compendio di monete, dadi, pesi di piombo, spille, campanelle, e così via.
Ma non è tutto. La ricerca ha evidenziato altri aspetti di questa recente scoperta. Tutto ciò non è inusuale se si considera la vastità di questo sito funebre romano.
Il cimitero, che è – ribadiamo – il più grande del suo genere mai rinvenuto nella contea, è l’ultima scoperta del controverso progetto di collegamento della ferrovia ad alta velocità HS2.
40 scheletri romani nel più grande cimitero Inglese
Le monete ritrovate, come accennato, sono più di 1.000, (oltre a pesi di piombo), che forse indicano come 2.000 anni fa fosse un luogo di scambi e commercio. Nel frattempo, proprio la scoperta di dadi e campane, suggerisce agli esperti, che la zona fosse un centro di gioco d’azzardo e/o attività religiose.
“Lo scavo è significativo sia per consentire una chiara caratterizzazione di questa città romana, ma anche uno studio su molti dei suoi abitanti“. Dichiara Richard Brown, Senior Project Manager per COPA, la società dietro gli archeologi che lavorano per HS2.
La città di Fleet Marston, lo ricordiamo, si trova vicino al sito dove una serie di uova marce di 1.700 anni fa furono scoperte in uno scavo non collegato nel 2019. Una volta fiancheggiava Akeman Street – una grande strada romana che andava dalla capitale romana di Verulamium (ora St Albans) a Corinium Dobunnorum (ora Cirencester), attraverso la romana Alchester (vicino a Bicester).
Grazie alla sua posizione, il team suggerisce che la città potrebbe essere stata un punto di sosta per i viaggiatori e i soldati che si recavano alla guarnigione di Alchester.
Futuro e nuovi progetti
Tuttavia, a differenza di come si possa pensare, la scoperta è tutt’altro che unica. Infatti, il sito di Fleet Marston è solo uno degli oltre 100 che HS2 ha individuato dal 2018. Nel 2019, per esempio, il progetto multimiliardario ha scovato i resti dell’esploratore Matthew Flinders a Euston, Londra.
“Insieme a diversi nuovi siti di insediamento romano scoperti durante i lavori di HS2 [questo nuovo sito] migliora e popola la mappa del Buckinghamshire romano“. Aggiunge Brown.
La prima fase di HS2 si estende per 225 chilometri (140 miglia) tra Londra e Birmingham ed è il più grande scavo archeologico in Europa. Potrebbe costare ben 44,6 miliardi di sterline (60,3 miliardi di dollari) e sollevare una serie di preoccupazioni ambientali; ma le scoperte archeologiche sono “un sottoprodotto eccitante e gradito”. Dice Neil Redfern, direttore del Consiglio di Archeologia.
“Il programma di archeologia dell’HS2 ci ha permesso di imparare di più sulla nostra ricca storia in Gran Bretagna. Il grande cimitero romano a Fleet Marston ci permetterà di ottenere una visione dettagliata dei residenti di Fleet Marston e del più ampio paesaggio della Gran Bretagna romana“. Commenta Helen Wass, responsabile del patrimonio presso HS2 Ltd. Nel corso dei prossimi anni, lo scavo a Fleet Marston sarà analizzato, permettendoci una rara visione della Britannia romana e delle vite di coloro che vi vivevano.