L’uomo di Neanderthal si è estinto 40mila anni fa, ma era molto simile a noi Sapiens. Non a caso le prove suggeriscono che il 99,7% del dna fosse identico a quello dell’uomo moderno. I Neanderthal peraltro interagirono anche con i nostri diretti antenati accoppiandosi anche tra loro spesso e volentieri. I Neanderthal sono serviti come riflesso della nostra stessa umanità da quando furono scoperti per la prima volta nel 1856. Ciò che si crede di sapere su di loro è stato modellato più volte per adattarsi alle tendenze culturali, norme sociali e standard scientifici dei nostri tempi. Sono cambiati da esemplari imperfetti a primitivi cugini subumani e goffi a umani avanzati.
L’uomo di Neanderthal era molto simile all’uomo moderno
Come informa Iflscience.com, l’uomo di Neanderthal era molto simile a noi e li abbiamo persino incontrati e spesso incrociati. Ma perché si sono estinti, mentre noi sopravvivevamo, prosperavamo e finivamo per conquistare il pianeta? I Neanderthal comparvero sulla Terra oltre 400.000 anni fa, molto probabilmente da un precedente antenato: l’Homo heidelbergensis. Una specie eccezionale che si diffuse in un’area dal Mediterraneo alla Siberia.
Tali monidi erano molto intelligenti, con cervelli in media più grandi di quello dell’Homo Sapiens. Cacciavano selvaggina grossa , raccoglievano piante, funghi e frutti di mare, controllavano il fuoco per cucinare, fabbricavano strumenti compositi, vestiti con pelli di animali, perline con conchiglie ed erano in grado di scolpire simboli sulle pareti delle caverne. Si prendevano cura dei loro giovani, vecchi e deboli, creavano rifugi per la protezione, vivevano inverni rigidi ed estati calde e seppellivano i loro morti. I Neanderthal incontrarono i nostri antenati in diverse occasioni nel corso di decine di migliaia di anni e le due specie coabitarono il continente europeo per almeno 14.000 anni. Si accoppiarono persino tra loro.
Non si sa il motivo della sua estinzione
La differenza più significativa tra noi e i Neanderthal è che si estinsero circa 40.000 anni fa. La causa precisa della loro scomparsa ci sfugge ancora, ma pensiamo che sia stato probabilmente il risultato di una combinazione di fattori. In primo luogo il clima dell’ultima era glaciale era molto variabile, passando dal freddo al caldo e viceversa; una circostanza che mise sotto pressione le fonti di cibo animali e vegetali. Questo fece sì che i Neanderthal fossero costretti ad adattarsi costantemente ai cambiamenti ambientali. In secondo luogo, non ci furono mai così tanti Neanderthal, con la popolazione complessiva che non superò mai le decine di migliaia.
La società neanderthaliana
I neanderthaliani vivevano in gruppi da cinque a 15 individui, rispetto all’Homo Sapiens che aveva gruppi fino a 150 individui. Queste piccole popolazioni isolate di Neanderthal potrebbero essere state sempre più geneticamente insostenibili. Vi era inoltre competizione con altri predatori, in particolare con i gruppi di umani moderni emersi dall’Africa circa 60.000 anni fa. Si ipotizza un’assimilazione di Neanderthal all’interno delle tribù più grandi dell’Homo sapiens.
Le tracce della loro esistenza
I Neanderthal ci hanno lasciato numerose tracce da esaminare decine di migliaia di anni dopo. Negli ultimi centocinquant’anni sono stati raccolti ossa, strumenti in pietra e legno, trovato ninnoli e gioielli che hanno lasciato, scoperto sepolture e ora mappato il loro genoma dal dna antico. Sembra che il 99,7% del dna di Neanderthal e dell’uomo moderno sia identico e siano i nostri parenti estinti più vicini.
Incroci tra due specie
Forse il fatto più sorprendente è stata la prova dell’incrocio che ha lasciato tracce di dna negli esseri umani viventi oggi. Molti europei e asiatici hanno tra l’1% e il 4% di dna di Neanderthal mentre gli africani a sud del Sahara ne hanno quasi zero. Ironia della sorte, con un’attuale popolazione mondiale di circa 8 miliardi di persone, ciò significa che non c’è mai stato più dna di Neanderthal sulla Terra.