C’è qualcosa di strano nel nostro quartiere cosmico.
Gli astrofisici stanno cercando di capire perché una figura fondamentale che ha contribuito a spiegare l’espansione del nostro universo sin dal suo inizio non è così affidabile come si pensava. I nostri strumenti di raccolta dati, compresi i telescopi terrestri e spaziali, sono migliorati nel corso degli anni.
Il problema che rivela la loro crescente accuratezza è che la costante di Hubble, il tasso di espansione previsto dell’universo, cambia a seconda del metodo di misurazione utilizzato. Questo è preoccupante perché implica che l’universo potrebbe essere più piccolo di quanto si pensi attualmente, alterando gran parte della nostra conoscenza del cosmo.
Ma non dobbiamo eliminare l’attuale modello dell’universo. Invece, potrebbe esserci un universo specchio identico al nostro, che esercita la sua influenza invisibile sul nostro. Francis-Yan Cyr-Racine, dell’Università del New Mexico ad Albuquerque, sta cercando di conciliare cifre diverse per la costante di Hubble usando l’idea di un “universo specchio“. È identico al nostro, fino alle particelle subatomiche, ma la sua unica interazione con il nostro mondo avverrebbe attraverso la sua influenza gravitazionale. La ricerca di Cyr-Racine sulla possibilità di un universo specchio è stata pubblicata all’inizio di questo mese sulla rivista Physical Review Letters.
Qual è la costante di Hubble, comunque?
La costante di Hubble è un numero utile per stimare da vicino l’età dell’universo: 13,8 miliardi di anni. Da quando il Big Bang ha dato il via all’universo come lo conosciamo, quell’esplosione iniziale di energia e materia si è espansa verso l’esterno e il tasso di espansione è in aumento, sulla base di una serie di osservazioni di stelle e galassie. Ecco perché la costante di Hubble non è davvero una costante. Il nome si riferisce al fatto che l’universo si espande alla stessa velocità in ogni punto, quindi lo stesso valore può essere dato alla velocità di espansione in qualsiasi punto dell’universo, in un dato momento. Tuttavia, la velocità stessa sta accelerando, quindi la costante di Hubble cambia nel tempo.