Il 1947 fu un anno caldo per gli avvistamenti dei dischi volanti o “fling soucers” come venivano chiamati oltre oceano. Del 1947 ricordiamo quello che poi, a partire dalla fine degli anni settanta per poi riprendere vigore negli anni novanta, è diventato forse il simbolo dell’ufologia moderna: Il caso Roswell che, secondo le cronache, era avvenuto tra il giugno e il luglio del 1947 e che, con altri casi di avvistamento di UFO, contribuì ad instillare negli americani (e non solo) una vera e propria forma di isteria di massa, con un moltiplicarsi di avvistamenti e la diffusione delle storie più inquietanti che la mente umana abbia mai partorito.
L’11 luglio 1947 i residenti di Twin Falls, Idaho, riferirono di aver visto alcuni dischi volanti nel cielo. Una donna raccontò di aver visto un disco volante nel prato della casa del suo vicino. La polizia svolse delle indagini sul posto, seguita dall’FBI e da tre ufficiali dell’esercito che si recarono sul posto da Fort Douglas, nello Utah.
Gli investigatori si trovarono davanti un piccolo disco color oro e argento delle dimensioni di una ruota di bicicletta che, durante la presunta fase di atterraggio, sembrava avere scavato lunghi e profondi solchi nel prato.
Gli ufficiali dell’esercito sequestrarono la presunta astronave aliena e la fecero portare a Salt Lake City per un’indagine più approfondita. La polizia locale, però, lavorando su un suggerimento, identificò il disco come la creazione di quattro adolescenti che avevano passato diversi giorni a costruirlo con pezzi di alcune radio, tubi, fili, un vecchio fonografo e parti elettriche di scarto.
I ragazzi, tutti minorenni, una volta smascherati, si difesero affermando che il loro era stato “tutto uno scherzo“.
Nessuna accusa fu intentata contro gli autori dello scherzo a causa della loro età.
Fonte: Science Hoaxes