Un team di astronomi dell’Università di Lund ha sviluppato un nuovo modo per studiare l’evoluzione del cosmo utilizzando uno spettrometro ultrasensibile, originariamente progettato per rilevare l’origine dell’itterbio nella Via Lattea. Lo riporta EurekAlert.
L’interesse degli scienziati per l’itterbio è causato dalla necessità di studiare l’aspetto di questo elemento nello spazio. Inizialmente, c’erano due ipotesi: la prima diceva che l’itterbio provenisse da stelle massicce con un breve periodo di vita, e la seconda che fosse apparso dopo l’esplosione di supernove. Dopo aver studiato gli spettri di 30 stelle situate vicino al Sole, gli esperti sono giunti alla conclusione che molto probabilmente si è verificato secondo lo scenario descritto nella seconda ipotesi, ossia, che sia apparso dopo l’esplosione di supernove.
Gli astronomi hanno potuto svolgere questo lavoro grazie a un nuovo spettrometro ultrasensibile in grado di rilevare la luce infrarossa in alta risoluzione. Gli autori dello studio ritengono che con questo metodo abbiano grandi opportunità di studiare la Via Lattea e l’evoluzione del cosmo, che è circondato da una grande quantità di polvere impenetrabile ai telescopi.
Nel febbraio 2022, gli esperti francesi del National Accelerator Laboratory SLAC e dell’Università di Paris-Saclay hanno scoperto che la materia oscura che passa attraverso una stella può generare onde d’urto che raggiungono la superficie della stella, dove possono essere rilevate da strumenti astrofisici.
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