Osservate due super-Terre potenzialmente abitabili

I due pianeti in questione sono considerati “super-Terre”, ovvero pianeti più massicci del nostro pianeta ma meno massicci di Giove e Urano

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Un team internazionale di astronomi guidato da Laetitia Delrez, una scienziata ricercatrice dell’Università di Liegi in Belgio, ha osservato due esopianeti rocciosi, potenzialmente abitiali, in orbita attorno a una stella estremamente fredda situata a 100 anni luce dalla Terra. Questa è la seconda stella più fredda mai scoperta con pianeti nella sua orbita: la prima è la nana rossa TRAPPIST-1.

I due esopianeti sono considerati super-Terre

I due pianeti in questione sono considerati “super-Terre”, ovvero pianeti più massicci del nostro pianeta ma meno massicci di Giove e Urano. Possono essere costituiti da gas, rocce o anche entrambi e non sono necessariamente simili alla Terra. Sebbene non ci siano oggetti simili a loro nel Sistema Solare, le super-Terre sono relativamente comuni tra gli altri pianeti della galassia.

Schema del sistema LP 890-9 (Immagine: Riproduzione/Adeline Deward, Illustrazione RISE)
Schema del sistema LP 890-9 (Immagine: Riproduzione/Adeline Deward, Illustrazione RISE)

Chiamato “LP 890-9b“, il pianeta più interno del sistema è circa il 30% più grande del nostro pianeta Terra, e completa una rivoluzione attorno alla stella in 2,7 giorni. Il secondo, chiamato “LP 890-9c”, è il 40% più grande della Terra, ma ha un periodo orbitale di 8,5 giorni ed è situato nella zona abitabile della sua stella; pertanto, trovandosi a questa distanza, consentirebbe all’acqua liquida di esistere sulla sua superficie.

Il pianeta più interno è stato trovato attraverso le osservazioni del telescopio TESS (Transiting Exoplanet Survey Satellite) della NASA, che identifica i mondi attraverso le riduzioni di luce della stella su cui orbitano mentre passano davanti a loro nella nostra prospettiva di osservazione. Successivamente, i telescopi del sistema SPECULOOS (Search for Habitable Planets Eclipsing Ultra-cool Stars) ne hanno confermato l’esistenza.

Successivamente, il team ha utilizzato SPECULOOS per studiare nuovamente il sistema per altri possibili esopianeti e ha finito per scoprire il secondo mondo, che era passato “inosservato” da TESS. “Le osservazioni di follow-up con telescopi terrestri sono sempre necessarie per confermare la natura planetaria dei candidati rilevati, nonché per perfezionare le misurazioni delle loro dimensioni e proprietà orbitali”, ha affermato Delrez in una nota.



I ricercatori intendono studiare l’atmosfera di LP 890-9c, che sembra essere un buon candidato per un pianeta potenzialmente abitabile. “È importante rilevare il maggior numero possibile di pianeti rocciosi temperati in modo da poter studiare la diversità del loro clima e arrivare infine a una posizione che ci permetta di misurare la frequenza con cui la biologia è emersa nell’universo”, ha aggiunto Amaury Triaud, professore che ha guidato le osservazioni di SPECULOOS.

L’articolo con i risultati dello studio è stato pubblicato sulla rivista Astronomy & Astrophysics.

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