La Cina è nota per le sue imponenti opere di ingegneria idraulica, che hanno trasformato il paesaggio e l’economia del paese, ma il suo ultimo progetto, la costruzione della prima super diga cinese al mondo sul fiume Yarlung Zangbo, potrebbe avere conseguenze geopolitiche e ambientali senza precedenti.
La super diga cinese è un progetto ambizioso che prevede di sfruttare il potenziale idroelettrico del fiume Yarlung Zangbo, noto anche come Brahmaputra in India, che scorre tra le montagne dell’Himalaya nella regione autonoma del Tibet. Il fiume forma il Grand Canyon Yarlung Zangbo, il canyon più profondo del mondo, che offre una pendenza ideale per la produzione di energia.
Secondo i media statali cinesi, la super diga avrà una capacità di 60 gigawatt, il triplo di quella della diga delle Tre Gole, attualmente la più grande centrale idroelettrica in funzione al mondo, tra l’altro la super diga cinese sarà in grado di generare circa 300 miliardi di chilowattora di elettricità all’anno, pari al 3% del consumo energetico totale della Cina.
La Cina sostiene che la super diga è necessaria per raggiungere i suoi obiettivi climatici, che prevedono di raggiungere il picco delle emissioni di carbonio entro il 2030 e la neutralità del carbonio entro il 2060, anche perché l’energia idroelettrica è considerata una fonte di energia rinnovabile e a bassa emissione di carbonio, che può aiutare la Cina a ridurre la sua dipendenza dai combustibili fossili.
La super diga cinese è parte del 14° piano quinquennale della Cina, approvato dal Congresso nazionale del popolo nel 2021, che prevede di aumentare la quota di energia non fossile al 20% entro il 2025 e al 25% entro il 2030. La Cina ha già la più grande capacità idroelettrica installata al mondo, con oltre 350 gigawatt, e prevede di aggiungerne altri 120 gigawatt entro il 2025.
Le controversie: quali sono i rischi e le sfide della super diga cinese
La super diga cinese, tuttavia, non è priva di critiche e opposizioni, sia a livello nazionale che internazionale, infatti il progetto presenta numerosi rischi e sfide, che riguardano sia l’ambiente che la geopolitica.
La costruzione della super diga cinese comporterà inevitabilmente un impatto ambientale significativo, che potrebbe alterare l’ecosistema e la biodiversità del Grand Canyon Yarlung Zangbo, considerato uno dei luoghi più belli e incontaminati del mondo, basti pensare che il canyon ospita oltre 6000 specie vegetali e 470 specie animali, tra cui alcune rare e minacciate, come il leopardo delle nevi, il panda rosso, il lupo tibetano e il cervo muschiato.
La super diga cinese potrebbe anche influenzare il ciclo dell’acqua e il clima della regione, modificando il flusso e la temperatura del fiume, che a sua volta potrebbero avere effetti sulle precipitazioni, sull’agricoltura, sulla pesca e sulla salute umana, oltre a ciò la super diga cinese potrebbe aumentare il rischio di disastri naturali, come frane, terremoti e inondazioni, a causa della pressione esercitata dall’acqua accumulata nel bacino artificiale.
La Cina ha già sperimentato le conseguenze negative della costruzione di grandi dighe, come quella delle Tre Gole, che ha causato lo spostamento di oltre 1,25 milioni di persone, la perdita di siti storici e culturali, la riduzione della biodiversità, l’erosione del suolo, la sedimentazione del fiume, la proliferazione di alghe e la diffusione di malattie.
La super diga cinese potrebbe anche scatenare una guerra per l’acqua tra i paesi che condividono il bacino del fiume Yarlung Zangbo, ovvero la Cina, l’India e il Bangladesh, il fiume infatti è una fonte vitale di acqua potabile, irrigazione, energia e trasporto per oltre 600 milioni di persone che vivono a valle.
La Cina, essendo il paese a monte, ha il controllo del flusso e della qualità dell’acqua, che potrebbe usare come leva politica nei confronti dei suoi vicini, con la super diga che potrebbe alterare il regime idrologico del fiume, riducendo la portata, la stagionalità e la sedimentazione, con conseguenze negative per l’agricoltura, la pesca, la navigazione e la sicurezza alimentare dei paesi a valle.
L’India, in particolare, teme che la Cina possa usare la super diga per deviare l’acqua verso le sue regioni aride, o per rilasciare l’acqua in modo improvviso, causando inondazioni o siccità. L’India ha già accusato la Cina di aver causato una frana artificiale nel 2017, che ha bloccato il fiume e formato un lago, che poi si è rotto e ha provocato un’ondata di piena che ha danneggiato le infrastrutture indiane.
L’India, a sua volta, sta progettando di costruire la sua propria diga da 10 gigawatt sul fiume Subansiri, un affluente del Brahmaputra, per contrastare l’effetto della super diga cinese e per soddisfare la sua crescente domanda di energia, tuttavia questo progetto potrebbe avere un impatto negativo sul Bangladesh, che dipende fortemente dal fiume per la sua economia e la sua sopravvivenza.
La costruzione di dighe sul fiume Yarlung Zangbo potrebbe quindi innescare una spirale di conflitti e competizione tra i paesi coinvolti, che potrebbero minare la cooperazione e la stabilità nella regione. La situazione è resa ancora più delicata dal fatto che la Cina e l’India hanno una disputa territoriale irrisolta lungo il confine himalayano, che ha portato a scontri armati e a una crisi diplomatica negli ultimi anni.
Quali sono le prospettive e le alternative per la super diga cinese
La super diga cinese è un progetto che riflette le ambizioni e le sfide della Cina nel XXI secolo, da un lato, la Cina vuole affermare il suo ruolo di leader mondiale nello sviluppo economico e nella lotta al cambiamento climatico, sfruttando le sue enormi risorse idriche, dall’altro, deve affrontare le critiche e le resistenze interne ed esterne, che mettono in dubbio la sostenibilità e la legittimità del suo progetto.
La super diga cinese potrebbe essere una fonte di energia pulita e abbondante ma, come ripetuto più volte nel corso della stesura di questo articolo, anche una fonte di conflitto e instabilità, e per evitare che il progetto si trasformi in una catastrofe, la Cina dovrebbe adottare una serie di misure, tra cui:
- condurre una valutazione approfondita e trasparente dell’impatto ambientale e sociale della super diga, coinvolgendo esperti indipendenti e le comunità locali;
- adottare le migliori pratiche e le più avanzate tecnologie per minimizzare i danni alla natura e alla cultura del Grand Canyon Yarlung Zangbo, e per prevenire e gestire i disastri naturali;
- cooperare con i paesi a valle, in particolare l’India e il Bangladesh, per condividere le informazioni e i dati sul fiume, per negoziare un accordo equo e sostenibile sulla gestione delle risorse idriche, e per prevenire e risolvere le controversie in modo pacifico e costruttivo;
- esplorare e promuovere altre fonti di energia rinnovabile, come l’eolico, il solare, il geotermico e il bioenergetico, che potrebbero essere meno invasive e più diffuse della super diga, e che potrebbero contribuire alla diversificazione e alla sicurezza energetica della Cina.
La super diga cinese è un progetto che potrebbe cambiare il destino della Cina e della regione himalayana, se realizzata con cura e responsabilità, potrebbe essere una fonte di prosperità e di progresso per tutti, se realizzata con arroganza e trascuratezza, potrebbe essere una fonte di conflitto e di crisi per molti: la scelta è nelle mani della Cina e dei suoi partner.
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