Lo strano “viaggio” del baobab dall’Africa all’Australia

Una nuova ricerca ha rivelato che l’iconico baobab “capovolto” è emerso per la prima volta sull’isola del Madagascar. Non è ancora chiaro, però, come sia passato dal continente africano all’Australia. Il maestoso albero può raggiungere un’altezza di 25 metri e vivere migliaia di anni. Viene spesso soprannominato “l’albero della vita” grazie alla sua straordinaria capacità di immagazzinare acqua, fornire cibo e persino medicine dalle sue foglie. Le origini di questa pianta (nome scientifico Adansonia) sono rimaste tuttavia avvolte nel mistero, anche perché, come già specificato, si trova in più regioni della Terra. Una specie, Adansonia digitata, si trova in circa 32 paesi africani, mentre un’altra, A. gregorii, si trova nell’Australia nordoccidentale. Le altre sei specie sono endemiche del Madagascar.

baobab

Il lavoro dei ricercatori

Per districare la storia evolutiva della pianta, i ricercatori hanno analizzato i genomi di tutte le otto specie di Adansonia e quindi hanno utilizzato i dati sulla loro distribuzione attuale, nonché sulle condizioni climatiche e geologiche del passato, per ricreare la loro comparsa e diffusione.

baobab

Il progenitore delle otto specie viventi di baobab probabilmente ha avuto origine nell’isola del Madagascar circa 41,1 milioni di anni fa, mentre il primo baobab è emerso 21 milioni di anni fa, secondo quanto riferito dal team nel nuovo studio, pubblicato mercoledì 15 maggio 2024 sulla rivista rivista Nature. Le specie figlie si sono poi diversificate tra 20,6 milioni e 12,6 milioni di anni fa, in parte a causa dell’ibridazione in un fenomeno noto come evoluzione reticolata.

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La loro separazione in specie distinte è stata probabilmente facilitata anche dal sollevamento delle montagne e dal vulcanismo, che hanno creato nicchie di habitat nuove e uniche con i propri climi e terreni. Non è ancora chiaro come questi alberi abbiano poi raggiunto l’Africa continentale e l’Australia. In passato, alcuni hanno proposto che i frutti del baobab potessero essere stati trasportati dalle correnti oceaniche e, nel caso dell’Australia, anche trasportati dall’uomo.

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Conosciuti anche come “alberi capovolti” a causa delle loro chiome sparse, che ricordano le strutture radicali di altre piante, i baobab sono ora minacciati dalla siccità e dall’interferenza umana, e tre delle specie sono state elencate come in pericolo o in pericolo critico. Due delle specie in via di estinzione, A. suarezensis e A. grandidieri, secondo lo studio, presentano un elevato grado di consanguineità. Questa situazione ha fatto sorgere ulteriori complicazioni per la loro sopravvivenza.

L’attività vulcanica e l’innalzamento del livello del mare potrebbero aver ridotto la disponibilità del loro habitat preferito nell’ultimo milione di anni. Lo studio ha inoltre indicato che alcune specie attuali sono in una situazione di conflitto con altre piante. Facciamo un esempio per comprendere meglio il significato di questa affermazione: prendiamo A. madagascariensis, esso può prosperare in una gamma più ampia di habitat e allo stesso tempo esso compete per il territorio con altre specie di albero a rischio di estinzione, che hanno esigenze più specifiche.

Baobab africano: un gigante della natura

Il baobab africano è è uno degli alberi più iconici dell’Africa. Questo gigante naturale, che può vivere per migliaia di anni, ha una presenza imponente e una grande importanza ecologica, culturale e economica. La sua capacità di sopravvivere in ambienti estremamente aridi e la varietà di usi che offre lo rendono un simbolo di resilienza e adattabilità.

Il baobab africano è diffuso nelle savane e nelle regioni semi-aride dell’Africa subsahariana. È particolarmente comune in paesi come Senegal, Sudan, Sudafrica, Namibia e Madagascar (dove sono presenti altre specie di Adansonia). Predilige terreni ben drenati e suoli sabbiosi o argillosi.

Il baobab è profondamente radicato nelle culture africane. In molte tradizioni, è considerato un albero sacro, associato a miti e leggende. Si crede che possieda poteri magici e sia un simbolo di saggezza e longevità. Alcune storie raccontano che Dio, infastidito dall’altezza e dall’arroganza di questo albero, lo abbia capovolto, dando origine alla sua caratteristica forma.

Conclusioni

Il baobab africano è molto più di un semplice albero. È un simbolo di vita, resilienza e sostenibilità. La sua protezione e valorizzazione possono offrire benefici ambientali, economici e culturali inestimabili. Promuovere la conoscenza e la consapevolezza sull’importanza del baobab è essenziale per garantire che questa meraviglia della natura continui a prosperare per altri secoli, se non millenni.

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