Le stampanti 3D sono un’invenzione meravigliosa ma hanno il problema di lavorare lentamente, realizzano cose bellissime e funzionali ma lavorano stampando faticosamente stampando gli oggetti strato per strato. Ovviamente, per stampare oggetti piuttosto grandi questo processo può richiedere ore o persino giorni.
Sembra, però, che ora gli scienziati dell’Università della California, a Berkeley, abbiano trovato un sistema per accorciare notevolmente i tempi: una stampante in grado di fabbricare oggetti in un solo colpo usando la luce, una nuova tecnica che, potenzialmente, potrebbe rivoluzionare la tecnologia della stampa 3D.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Science, descrive una stampante che i ricercatori hanno soprannominato “replicatore” in omaggio ad una delle tecnologie più fantastiche presenti in Star Trek.
Funziona più come una tomografia computerizzata (CT) che come una stampante 3D convenzionale.
Questa stampante di nuova concezione, in pratica, costruisce un’immagine 3D scansionando un oggetto da più angolazioni, quindi lo proietta in un tubo di resina sintetica, che si solidifica quando viene esposto a determinate intensità di luce.
In due minuti, ad esempio, il team è stato in grado di fabbricare una piccola figurina della famosa statua di “Pensatore” di Auguste Rodin.
Il replicatore potrebbe avere implicazioni rivoluzionarie, ma ha anche alcune limitazioni intrinseche: gli oggetti che produce sono piccoli e richiedono una resina sintetica particolare e non semplice da produrre.
Siamo ancora a livelli di prototipo e di test ma, come sempre, la tecnologia migliora costantemente le proprie prestazioni una volta aperta una strada. Capito cosa è necessario fare e dove si vuole arrivare, sarà solamente questione di tempo prima che emergano materiali più adeguati ed una maggiore efficienza.
Potrebbe non essere poi lontanissima la realizzazione di un replicatore davvero in stile Star Trek .