Ritrovato antichissimo squalo fossile simile a una manta

Lo squalo fossile Aquilolamna sembra combinare le caratteristiche sia degli squali che delle mante, l'ultima delle quali non si sarebbe evoluta fino a milioni di anni dopo. Il corpo dello squalo Aquilolamna è lungo e somiglia a un tubo, molto simile a molti squali che popolano gli oceani attuali. Le pinne pettorali simili ad ali ricordano la manta "diavolo di mare"

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Lo squalo fossile appena ritrovato nelle rocce del periodo cretacico in Messico sembra appartenere a un B-movie di fantascienza più che alla realtà. Eppure questa creatura ha abitato gli oceani della Terra milioni di anni fa.

Questo strano squalo fossile sembra combinare un corpo idrodinamico con ampie pinne simili ad ali. Questo antico essere vivente è diverso da qualsiasi trovato in precedenza.

I resti dello squalo fossile, come ha raccontato Romain Vullo, paleontologo al Museo di Stato di Karlsruhe in Germania, sono stati ritrovati da un operaio in una cava vicino a Vallecillo, in Messico, all’interno di strati rocciosi che risalgono a 95 milioni di anni fa.

Le foto dello squalo fossile sono state mostrate in diverse conferenze paleontologiche e l’esemplare è stato descritto in uno studio pubblicato sulla rivista Science.

Il fossile di squalo, chiamato Aquilolamna milarcae è lungo circa un metro e rappresenta una specie di squali che si nutriva in maniera diversa da qualsiasi altro squalo precedentemente conosciuto.

Romain Vullo, il primo autore dello studio, ha affermato di aver pensato, dopo aver visto i resti fossili, che la morfologia dell’animale era unica e mai osservata fino ad allora in nessun fossile di squalo.



Molto spesso, gli squali fossili vengono riconosciuti dai resti dei denti e occasionalmente da qualche frammento della colonna vertebrale. Trovare uno scheletro completo, e soprattutto così strano, rappresenta una rara opportunità per studiare l’anatomia di questo antico abitante degli oceani.

Purtroppo dello squalo fossile Aquilolamna non sono stati trovati i denti, tuttavia Vullo e i suoi colleghi propongono che appartenga alla stessa famiglia di squali che comprende i grandi squali bianchi, i mako e gli squali elefante.

La testa larga e le lunghe pinne che ricordano delle ali ci dicono che questo squalo non fosse un cacciatore. Lo squalo Aquilolamna era più probabilmente un filtro alimentatore, utilizzava la bocca per setacciare il plancton e altri piccoli organismi dall’acqua.

Uno squalo fossile molto strano

Lo squalo fossile Aquilolamna sembra combinare le caratteristiche sia degli squali che delle mante, l’ultima delle quali non si sarebbe evoluta fino a milioni di anni dopo. Il corpo dello squalo Aquilolamna è lungo e somiglia a un tubo, molto simile a molti squali che popolano gli oceani attuali. Le pinne pettorali simili ad ali ricordano la manta “diavolo di mare”.

Questo ritrovamento ci dice che probabilmente lo squalo Aquilolamna è uno degli animali più antichi conosciuti a muoversi utilizzando la tecnica del “volo sottomarino”, sbattendo lentamente le sue pinne in modo molto simile alle mante odierne.

Questo tipo di struttura è completamente inaspettata per gli squali, afferma Kenshu Shimada, professore di paleobiologia alla DePaul University di Chicago.

Gli squali più antichi, vissuti molto prima dei dinosauri, avevano una varietà di forme molto uniche, ma nel periodo Cretaceo si pensava che si fossero evoluti in forme dall’aspetto molto più simile agli squali moderni.

L’antico squalo Aquilolamna potrebbe essere la prova che un certo numero di squali dall’aspetto particolare ha continuato ad esistere per molto più tempo di quanto si pensasse.

Lo squalo fossile Aquilolamna è realmente uno squalo?

Come accade sempre, non tutti gli esperti sono concordi nel definire la nuova creatura come uno squalo simile a una manta.

“Ci sono molte caratteristiche insolite descritte da questi autori, e ho alcune riserve su alcune delle loro interpretazioni, quindi sarei entusiasta di vedere ulteriori indagini su questo nuovo, straordinario fossile”, spiega Allison Bronson, paleontologa alla Humboldt State University in California.

Le tracce della cute dello squalo Aquilolamna compaiono nello studio, ma non vengono mostrate in maniera sufficientemente dettagliata da permettere a esperti esterni di determinare se il tessuto è davvero pelle fossilizzata o qualche altro materiale che assomiglia alla pelle, come ad esempio un tappeto batterico.

E anche se lo squalo probabilmente si nutriva setacciando plancton e altri piccoli esseri viventi dall’acqua, potrebbe avere avuto denti minuscoli e appuntiti simili a quelli dei moderni squali che si nutrono come lo squalo elefante e il megamouth.

I denti possono essere usati per determinare le relazioni evolutive di questi squali, ma nessun dente è stato trovato nei resti dello squalo fossile.

L’idea che questo animale fosse uno squalo che si nutriva filtrando plankton dovrà probabilmente essere confermata da ulteriori analisi e scoperte.

Se questa interpretazione è giusta, Aquilolamna stava filtrando i mari alla ricerca di cibo molto prima che i suoi parenti moderni sviluppassero le stesse capacità.

Forse questo squalo fossile rappresenta un modo particolare per filtrare il mangime che si è evoluto prima dell’estinzione di massa alla fine del periodo Cretaceo che ha portato all’estinzione di circa il 75% di tutte le specie marine.

Se lo squalo Aquilolamna era davvero parente degli squali elefante, probabilmente c’erano altri strani squali che i paleontologi devono ancora scoprire.

“La documentazione fossile di squali e razze è buona” in termini di periodi di tempo coperti, dice Vullo, ma “la forma del corpo di molte specie estinte rimane enigmatica”.

Forse alcuni denti che i paleontologi hanno già trovato appartenevano ad animali dalla forma bizzarra”.

Anche il famoso squalo gigante Otodus megalodon è stato descritto unicamente dai denti e da poche vertebre (megalodon significa “grande dente” in greco), portando a diverse interpretazioni di come avrebbe potuto essere l’animale.

Fossili eccezionali, come quello dello squalo Aquilolamna ci dicono che molti squali fossili potrebbero essere stati molto più strani di quanto gli scienziati si aspettassero.

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