SpaceX realizzerà spazioporti galleggianti

Tra qualche anno probabilmente vedremo le Starship e i booster Super Heavy lanciarsi nello spazio da imponenti spazioporti galleggianti

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La società SpaceX di Elon Musk non si ferma mai. L’anno scorso ha acquistato due piattaforme petrolifere e ora le sta convertendo in spazioporti galleggianti, da dove partiranno alla volta dell’orbita terrestre, della Luna e di Marte, le nuove astronavi Starship che in questi mesi vengono testate a Boca Chica, nel Texas meridionale.

A Giugno 2020 lo stesso Elon Musk aveva scritto su Twitter dell’idea di realizzare piattaforme galleggianti per il lancio dei suoi vettori, inoltre, nei vecchi render risalenti a circa due anni fa si vedevano già degli spazioporti realizzati su piattaforme galleggianti.

Gli impianti di perforazione dismessi si trovano nel porto di Brownsville, nei pressi della struttura di SpaceX dove vengono sviluppate le astronavi Starship e i booster Super Heavy. I due impianti petroliferi verranno trasformati in astroporti galleggianti che verranno chiamati con il nome delle due lune di Marte, Phobos e Deimos.

Phobos era una figura della mitologia greca, figlio del Dio della guerra Ares e di Afrodite, Dea della bellezza, era la divinizzazione della paura, mentre Deimos, suo fratello era la personificazione del terrore.

Gli obbiettivi di Elon Musk sono molto ambiziosi, nel corso degli anni la sua società SpaceX ha realizzato importanti successi con i vettori Falcon 9 e Falcon Heavy. La società spaziale è ora al lavoro allo sviluppo di una nave spaziale che negli intenti di Musk potrà essere utilizzata per trasportare merci e persone dalla Terra all’orbita terrestre, sulla Luna e su Marte dove lo stesso CEO di SpaceX Elon Musk intende realizzare una vera e propria colonia in grado di autosostenersi.



La nave spaziale si chiama Starship e i suoi prototipi, siamo arrivati al numero 9 (Starship SN9), vengono testati a Boca Chica. La nuova astronave è una priorità per Musk e la SpaceX ne ha già fatto volare di recente un prototipo, il Serial Number 8. Il prototipo Starship SN8 è stato lanciato a 12,5 chilometri di quota dove ha completato positivamente una serie di importanti test di volo nonostante il rovinoso atterraggio che ha visto il prototipo esplodere una volta toccato il suolo.

Tra qualche anno probabilmente vedremo le Starship e i booster Super Heavy lanciarsi nello spazio da imponenti spazioporti galleggianti.

Dagli spazioporti galleggianti alle stelle

Dai registri pubblici apprendiamo che le piattaforme petrolifere 8500 e 8501 di Valarissemisommergibili per acque ultra profonde” sono state vendute per 3,5 milioni di dollari ciascuna. Valaris, con sede a Houston, in Texas, è il più grande proprietario al mondo di piattaforme petrolifere offshore, e ha presentato istanza di fallimento ad agosto, nel tentativo di alleggerire un pesante carico di debito.

Le due piattaforme sono state acquistate nel luglio 2020 dalla società a responsabilità limitata Lone Star Mineral Development, secondo i registri pubblici. Lone Star Mineral Development è stata costituita nel giugno 2020 e registrata a nome di SpaceX CFO Bret Johnsen.

L’acquisto e il lavoro di SpaceX sulle piattaforme petrolifere sono stati identificati per la prima volta dai giornalisti per NASASpaceflight, un sito web che si occupa di spazio. L’azienda SpaceX non ha risposto a una richiesta di commento della CNBC.

Musk, poco prima dell’incorporazione di Lone Star Mineral Development, ha spiegato in un tweet che SpaceX intende costruire “porti spaziali galleggianti di classe superpesante per Marte, Luna e per i viaggi ipersonici intorno alla Terra”.

SpaceX ha assunto pubblicamente posizioni per operazioni offshore dallo scorso anno, quando la società ha annunciato che stava costruendo “un team di ingegneri e tecnici per progettare e costruire una struttura operativa per il lancio di razzi offshore”.

Inoltre, a mezzogiorno di martedì c’erano due posizioni offshore temporanee attualmente disponibili a Brownsville elencate sul sito web della società. Una di queste due posizioni è per un elettricista e chiede che i candidati siano in grado di “installare miglioramenti e importanti aggiornamenti ai sistemi elettrici delle navi offshore”.

Le piattaforme petrolifere sembrano ancora quasi intatte anche se i lavori potrebbero procedere a ritmo spedito per trasformarle in spazioporti galleggianti. Ci vorranno dei mesi prima di vedere una trasformazione consistente e fino ad allora ci sarà spazio per i test di Starship con i vari salti a quote sempre più elevate.

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