Rinvenute due tombe “principesche” piene di antichi tesori in Grecia

Il team di archeologi, grazie agli scavi delle tombe, strutturate a forma di alveare e risalenti a 3.500 anni fa, sono stati in grado di gettare nuova luce sulla vita nell'antica Grecia.

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Un gruppo di archeologi ha rinvenuto due tombe “principesche” in Grecia, risalenti all’età del bronzo e contenenti dei gioielli in oro con sopra delle incisioni e altri manufatti.

Il team di archeologi, grazie agli scavi delle tombe, strutturate a forma di alveare e risalenti a 3.500 anni fa, sono stati in grado di gettare nuova luce sulla vita nell’antica Grecia.

Gli archeologi dell’Università di Cincinnati (UC), martedì 17 dicembre, hanno annunciato le loro scoperte inerenti al sito di Pylos, situato nel sud-ovest della Grecia, nei pressi di Atene.
Un anello d'oro raffigura due tori affiancati da covoni di grano.
Un anello d’oro raffigura due tori affiancati da fasci di grano.
Gli archeologi hanno scoperto due tombe dell'età del bronzo vicino alla tomba del "Griffin Warrior" a Pylos, in Grecia.
Gli archeologi hanno scoperto due tombe dell’età del bronzo vicino alla tomba del “Griffin Warrior” a Pylos, in Grecia.

Le tombe sono state associate a persone facoltose, dato il ritrovamento di scaglie d’oro sul pavimento, dalle quali, probabilmente, un tempo era ricoperto.



Jack Davis, e il suo collega archeologo della UC Sharon Stocker, hanno rinvenuto le tombe l’anno scorso, mentre erano intenti a fare ricerche in un area dove è presente la tomba del “Griffin Warrior” scoperta da loro nel 2015.

La tomba, denominata “Griffin Warrior”, prende il nome da un ritrovamento, avvenuto all’interno accanto ad altri gioielli, armature e armi d’oro, di un incisione di un animale mitologico, una mezza aquila e mezzo leone su di una placca d’avorio.
L'antico capolavoro greco inciso su una minuscola pietra preziosaL’antico capolavoro greco inciso su una minuscola pietra preziosa
Jack Davis, parlando dell’importanza delle sue ultime scoperte ha dichiarato “Sono passati 50 anni dall’ultimo ritrovamento sul sito di tombe dell’età del bronzo. E’ una scoperta straordinaria e molto importante”.
Le tombe, al loro interno, contenevano ambra e ametista del Baltico e dell’Egitto, dimostrando cosi, secondo Sharon Stocker, che Pylos, era “Un importante rotta commerciale dell’età del bronzo”.
Una veduta aerea del sito che mostra i due "principeschi" tombe accanto a una tomba scoperta nel 1939 dall'archeologo UC Carl Blegen.

Gli scavi sul sito sono stati difficoltosi a causa della necessità di rimuovere 40.000 pietre provenienti dal crollo  delle cupole delle tombe in antichità, fattore che, secondo una dichiarazione del Ministero della Cultura greco e sport, ha contribuito al mantenimento dei manufatti.

Sharon Stocker, dichiara che “Effettuare gli scavi è stato come tornare nel periodo miceneo” periodo a cui appartengono le tombe.
Il team di UC, ha utilizzato la fotogrammetria e la mappatura digitale, per effettuare l’individuazione e la documentazione degli oggetti all’interno delle tombe.
Carl Blegen, avrebbe voluto continuare gli scavi all’interno del sito, ma non riuscì ad ottenere i permessi dal proprietario del terreno, cosa avvenuta nel 2018, grazie all’acquisizione da parte del Ministero della Cultura e dello Sport greco del sito, rendendolo fruibile agli scavi.
Il team dell’UC continuerà a lavorare sul sito per almeno altri due anni.
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