Abbiamo, forse, trovato la migliore prova dell’esistenza dell’acqua su Marte? Il rover Perseverance, durante le sue esplorazioni, si è imbattuto in un groviglio di fili che sembra proprio somigliare ad una lenza aggrovigliata lasciata da un pescatore frustrato. Dove si pesca, ci deve essere necessariamente acqua, giusto?
In realtà, questo minuscolo pezzo di spazzatura è probabilmente un frammento rimasto dal paracadute di Perseverance, o dalla modulo di discesa, o anche dal guscio posteriore, che hanno operato portare il rover in sicurezza sulla superficie di Marte nel febbraio del 2021.
Non dimentichiamoci che negli ultimi tempi Perseverance ha già incontrato sul suo cammino parti del paracadute e altri pezzi del modulo di discesa.
L’immagine in evidenza, rilasciata dalla NASA, è una vista in primo piano di questa corda aggrovigliata, ripresa con la telecamera frontale destra a bordo di Perseverance. Puoi vedere quanto è piccola la corda in questa immagine qui sotto, confrontandola con la ruota del rover e l’estremità del braccio robotico del rover.
La “torretta” del braccio sta toccando una roccia da cui probabilmente il trapano del rover aveva appena prelevato un campione. La torretta è come una mano che trasporta telecamere scientifiche, analizzatori minerali e chimici per studiare l’abitabilità passata di Marte e per scegliere il campione scientificamente più prezioso da conservare per il futuro possibile ritorno del campione sulla Terra.
Molto probabilmente, il vento marziano ha soffiato la corda vicino al rover. Infatti, il filo, nelle immagini riprese nella stessa location pochi giorni dopo, è scomparso, probabilmente portato via dal vento marziano.
Perseverance ha trovato diversi oggetti rimasti dall’atterraggio, incluso il suo stesso paracadute, ripresi anche dall’elicottero Ingenuity che li ha sorvolati fotografandoli a sua volta.
Preoccupato per tutta la spazzatura lasciata dal rover? Non esserlo, probabilmente tra un centinaio di anni, i primi coloni di Marte raccoglieranno con entusiasmo tutta questa roba e la metteranno in mostra nei musei o la trasformeranno in “gioielli storici”, come facciamo con fossili, ambra e meteoriti.