Tutti abbiamo avuto la pelle delle dita raggrinzita uscendo dal bagno, dalla piscina, dal mare o semplicemente lavando i piatti, l’effetto di un’esposizione prolungata all’acqua su mani e piedi è lo stesso: le rughe. Ma perché accade?
Lo strato corneo, quello più esterno della nostra pelle, è costituito da un tessuto morto chiamato cheratina che aiuta a regolare l’idratazione cutanea. La nostra comprensione del meccanismo alla base di questo fenomeno iniziò a cambiare negli anni ’30, quando si osservò che un bambino con danni ai nervi di alcune dita non avvertiva l’effetto increspatura delle dita colpite.
L’esatta fisiologia dietro ciò che accede non è completamente compresa, ma la teoria attuale è che l’acqua che si diffonde nei dotti sudoripari cambia l’equilibrio degli elettroliti nei tessuti delle dita. Ciò innesca una risposta del nervo simpatico che provoca la contrazione dei vasi sanguigni delle dita delle mani e dei piedi. La riduzione del volume della pelle delle dita delle mani e dei piedi mentre la superficie rimane la stessa è ciò che alla fine provoca le rughe.
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Sulla base dell’origine neurologica del fenomeno, un articolo su Brain, Behaviour and Evolution ipotizza che il raggrinzimento della pelle sia un adattamento evolutivo piuttosto che un sottoprodotto accidentale della nostra fisiologia. Nel loro articolo, gli autori avanzano l’ipotesi che queste rughe indotte dall’acqua siano una sorta di battistrada umano. Gli autori notano le somiglianze tra la forma e la distribuzione delle rughe sulle dita alle reti di drenaggio fluviale, come i delta dei fiumi e i sistemi fluviali montuosi. Tali modelli, concludono, sono ideali per incanalare l’acqua lontano dalla punta delle dita e quindi aumentare l’attrito della superficie della pelle per rendere più comodo afferrare oggetti bagnati o umidi.
Anche se questa è una teoria molto convincente, la scienza sull’argomento è ancora in discussione. Uno studio del 2013 pubblicato su Biology Letters ha rilevato che le rughe della pelle aumentano la destrezza manuale nella manipolazione di oggetti bagnati rispetto alla pelle senza rughe. Ma uno studio del 2014 pubblicato su PLoS ONE ha trovato l’esatto opposto. In altre parole, non sappiamo ancora perché la nostra pelle si raggrinzisce quando è bagnata.