La sonda della NASA Juno è pronta per un incontro ravvicinato con la grande macchia rossa di Giove, una tempesta ampia 10.000 miglia che gli astronomi monitorano dal 1830 che, probabilmente, si è formata parecchi secoli fa.
Oggi Juno attraverserà l’atmosfera gioviana a sole 5.600 miglia dalla tempesta, con tutti gli strumenti e la Junocam, la caratteristica telecamera studiata appositamente per questa missione, in funzione durante il flyby.
Lo studioso Scott Bolton, dell’Istituto di ricerca sud-occidentale, ha dichiarato: “La misteriosa macchia rossa è probabilmente la caratteristica più nota di Giove. Si tratta di una tempesta monumentale che imperversa da secoli nell’atmosfera del più grande pianeta del sistema solare. Ora, Juno tenterà di aiutarci a capire come funziona questa tempesta e cosa la rende così persistente”.
Juno è in orbita intorno a Giove da poco più di un anno e ha già coperto circa 71 milioni di miglia.
La NASA spera che l’ultimo stadio della missione aiuterà a spiegare meglio l’origine, la struttura, l’atmosfera e la magnetosfera del pianeta.
Il direttore del progetto Juno Rick Nybakken ha dichiarato: “Il successo della spedizione scientifica su Giove è un attestato alla dedizione, alla creatività e alle abilità tecniche del team della NASA-Juno. Ogni nuova orbita ci avvicina al cuore della fascia di radioattiva di Giove ma la sonda, finora ha resistito alle tempeste elettromagnetiche di Giove meglio di quanto non avremmo potuto immaginare”.
Juno, lanciata nel 2011, lascerà l’orbita di Giove nel febbraio 2018 per tuffarsi nella sua atmosfera profonda dove si disintegrerà, non senza aver continuato ad effettuare ed inviare rilevazioni fino all’ultimo istante di vita.