Nuovo cratere su Marte. L’impatto dovrebbe essere avvenuto tra settembre 2016 e febbraio 2019

Interessanti particolari geologici rivelati dal nuovo cratere da impatto individuato dal Mars Reconnaissance Orbiter

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Il nuovo cratere da impatto individuato ad aprile dal Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) è diverso da qualsiasi cosa gli astronomi abbiano visto prima.

Notevole sia per le dimensioni che per le onde d’impatto, il segno nero e blu spicca come un pollice dolente sulla superficie rossa e polverosa del pianeta.

La spettacolare scena a colori migliorati mostrata di seguito è stata catturata utilizzando la fotocamera della NASA HIRISE, ad alta risoluzione, in orbita a 255 chilometri.

Marte cratere da impatto(NASA / JPL / University of Arizona)

Ogni anno Marte viene bombardato da oltre 200 tra asteroidi e comete, e mentre alcuni di questi lasciano simili macchie scure o altre caratteristiche notevoli, la scienziata planetaria dell’Università dell’Arizona Veronica Bray ha dichiarato a Space.com che questo nuovo cratere è uno dei più impressionanti che abbia visto.



Nei tredici anni in cui l’MRO ha osservato Marte, si sono verificati pochi pochi eventi confrontabili con questo. Il frammento di roccia spaziale responsabile dell’impatto sembra essere largo circa 1,5 metri, ma il cratere prodotto è molto più grande, largo da 15 a 16 metri.

Nella densa atmosfera terrestre una roccia così piccola si sarebbe consumata bruciando prima di impattare il suolo. Su Marte, rocce di questo tipo, a volte si frantumano entrando in atmosfera, creando delle vere e proprie catene di crateri, come una mitragliatrice che picchia sulla superficie del pianeta.

In questo caso, tuttavia, la roccia doveva essere più solida del solito, perché non è esplosa all’ingresso in atmosfera ed è riuscita ad impattare la superficie marziana in un punto della regione Valles Marineris, nei pressi dell’equatore marziano.

Ciò che distingue questo è il materiale più scuro esposto sotto la polvere rossastra“, spiega l’annuncio sul sito di HiRISE.

In effetti, l’onda d’impatto si vede chiaramente. Questa è la zona scura nel mezzo dell’immagine, dove la polvere è stata spinta da parte per rivelare la superficie rocciosa sottostante.

La natura esatta della geografia in questa regione è ancora incerta, ma Bray sostiene che la superficie sottostante è probabilmente basale. E il blu nell’immagine, aggiunge, è probabilmente un po’ di ghiaccio precedentemente coperto dalla polvere marziana.

Non è chiaro quando è avvenuto l’impatto, ma confrontando immagini precedenti gli astronomi suppongono che sia avvenuto tra il settembre 2016 e il febbraio 2019.
Fonte: space.com
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