Blue Origin sta compiendo significativi passi avanti in vista del secondo lancio del suo razzo New Glenn 2. Sebbene l’azienda avesse precedentemente indicato il 15 agosto 2025 come data non anteriore per il lancio, questa tempistica è ora stata rivista.

New Glenn 2: verso il secondo lancio
Ad aprile, Blue Origin ha completato con successo l’accensione del secondo stadio del razzo, un test cruciale pre-lancio. Attualmente, il primo stadio è nelle fasi finali di preparazione presso le strutture dell’azienda a Cape Canaveral, in Florida. Per quanto riguarda la data esatta del lancio, le previsioni attuali variano. Alcune fonti suggeriscono che una data tra metà e fine settembre sia “realistica”, mentre altre indicano come più probabile un lancio tra fine ottobre e novembre.
ESCAPADE consiste in due piccole sonde spaziali destinate a Marte. Il loro obiettivo primario è studiare la magnetosfera del pianeta rosso, fornendo dati preziosi sulla sua interazione con il vento solare. Inizialmente, la missione ESCAPADE avrebbe dovuto essere lanciata a ottobre 2024, in occasione del volo inaugurale del New Glenn 2. Tuttavia, a causa delle incertezze sulla data di lancio e della necessità di lanciare le sonde entro un periodo specifico una volta rifornite di propellente ipergolico, la missione è stata rinviata.
Se il lancio fosse avvenuto lo scorso ottobre, le sonde sarebbero ora in avvicinamento a Marte per iniziare le operazioni scientifiche. A causa del mancato rispetto della “finestra” di lancio marziana dell’anno scorso, ESCAPADE dovrà attendere la prossima finestra, prevista verso la fine di quest’anno. Questo significa che, secondo il piano attuale, le sonde non raggiungeranno Marte prima della fine del 2027.
Una panoramica delle prossime missioni
Dopo il lancio della missione ESCAPADE, Blue Origin ha in programma una serie di voli per il suo razzo New Glenn 2. Tuttavia, è importante notare che la tempistica di queste missioni è provvisoria e potrebbe subire variazioni a seconda della disponibilità dei successivi veicoli e dei rispettivi carichi utili.
Le informazioni attuali delineano un calendario provvisorio per i prossimi lanci del New Glenn. Si prevede che il New Glenn 2 trasporterà la missione ESCAPADE nell’autunno del 2025. Successivamente, tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026, il New Glenn 3 avrà a bordo il veicolo di trasferimento orbitale Elytra di Firefly. Proseguendo, il New Glenn 4 lancerà il lander Blue Moon MK1 nella prima metà del 2026. Infine, la metà del 2026 vedrà il New Glenn 5 trasportare il primo lotto di 49 satelliti per il Progetto Kuiper di Amazon.
Blue Origin intende lanciare ogni nuovo razzo non appena sarà pronto per il volo. Questo approccio è mirato a raccogliere dati sulle prestazioni del veicolo, tentare il recupero e il riutilizzo dei primi stadi, e accelerare verso una cadenza di lancio rapida.
Per garantire che i lanci procedano come previsto anche in caso di ritardi da parte dei clienti, Blue Origin ha sviluppato una missione ispirazionale denominata “Cube for the Future“. Questa iniziativa, che fa parte degli sforzi dell’azienda per incoraggiare le future generazioni a intraprendere carriere scientifiche, potrebbe essere inclusa in uno dei lanci sopra menzionati qualora il carico utile di un cliente non fosse pronto.
Il lander lunare Blue Moon MK1: un passo verso il ritorno dell’uomo sulla Luna
Tra le imminenti missioni di Blue Origin, il lander Blue Moon MK1 sta suscitando particolare interesse. Questo veicolo rappresenta un elemento cruciale nei piani dell’azienda per lo sviluppo di un lander lunare riutilizzabile e di grandi dimensioni, capace, a lungo termine, di riportare gli esseri umani sulla Luna.
La scorsa settimana, Blue Origin ha mostrato sui social media un video che ritrae la sezione centrale del lander MK1 in arrivo presso il suo stabilimento di assemblaggio a Rocket Park, in Florida. Una volta completato, il MK1 diventerà il veicolo più alto ad essere mai atterrato sulla Luna, con i suoi 8 metri di altezza, superando di un metro il Modulo Lunare utilizzato dalla NASA durante il Programma Apollo.
Il MK1 è concepito come la versione cargo di un veicolo ancora più grande, il MK2, che Blue Origin sta sviluppando specificamente per il trasporto di esseri umani. Il MK1 è progettato per trasportare circa 3 tonnellate di carico utile sulla superficie lunare, una capacità circa dieci volte superiore a quella dei lander commerciali attualmente disponibili per la NASA.
Con i recenti progressi, appare sempre più probabile che Blue Origin supererà SpaceX nell’atterraggio di un veicolo sulla superficie lunare. Le difficoltà incontrate nello sviluppo del veicolo Starship di SpaceX, con la perdita degli ultimi quattro stadi superiori prima del successo nominale, hanno portato alcuni esperti del settore a ritenere che Blue Origin abbia ora una concreta possibilità di competere con SpaceX per il contratto di atterraggio degli astronauti della NASA nell’ambito del programma Artemis.
Entrambe le aziende stanno sviluppando veicoli grandi e ambiziosi – SpaceX con la sua Starship e Blue Origin con il lander MK2 – ma il veicolo di Blue Origin è considerato tecnicamente meno impegnativo. Inoltre, secondo alcune fonti, Jeff Bezos, fondatore di Blue Origin, è molto più coinvolto nel programma lunare rispetto a Elon Musk, fondatore di SpaceX. Se si presentasse l’opportunità di superare finalmente il suo rivale nello spazio, Bezos potrebbe coglierla al volo.
Per maggiori informazioni, visita il sito ufficiale di Blue Origin.
