Molti di voi conosceranno la storia di Hua Mulan grazie al film Disney uscito nel 1998 e al remake con attori in carne ed ossa disponibile da qualche mese su Disney Plus.
In realtà, questa coraggiosa ragazza è una figura leggendaria, nonché uno dei personaggi più popolari del folklore cinese, al pari di Sun Wu Kong, il re delle scimmie protagonista del romazo Viaggio a occidente.
Qualcosa riguardo la storia della guerriera dagli occhi a mandorla la conosciamo grazie all’opera antica La Ballata di Mulan. Un racconto popolare, che certo non conferma l’esistenza del personaggio. Tuttavia, le gesta di questa eroina sono ancora studiate dai ragazzi in Cina.
Mulan: il significato del nome
Il cognome di Mulan, secondo quanto ci è stato tramandato, era “Hua”, che vuol dire “fiore”. Mulan è invece il nome cinese della magnolia. Come leggiamo da Vanilla Magazine, proprio tale fiore è uno dei simboli più antichi della Cina. Il primo autore italiano a menzionare Mulan fu Eugenio Montale all’interno di un’antologia con l’introduzione curata da quest’ultimo. Tuttavia, ci sono diverse interpretazioni riguardo il reale nome di Mulan.
Secondo l’opera Storia del Ming, il cognome della ragazza era Zhu, mentre viene presentata come Wei Mulan nella Storia dei Qing. Il film Disney del 1998 ci ha presentato l’eroina, invece, col nome di Fa Mulan. L’unica cosa che sembra essere assodata è che la storia di Mulan si svolge tra il quarto e il quinto secolo d.C.
La Ballata di Mulan: la fonte principale
La leggenda di Mulan prende vita nel periodo delle dinastie del Nord, un’epoca storica che va dal 386 al 557. La storia della ragazza guerriero fu trascritta nella Ballata di Mulan del VI secolo. Purtroppo, a noi non è arrivata l’opera originale. Di essa abbiamo una versione “rimodellata” dall’autore Guo Maoqian all’interno di un’antologia contenente poesie e canzoni. In seguito, la sua storia venne ripresa in altre composizioni quali L’Eroina Mulan va alla Guerra al Posto di suo Padre di Xu Wei (15913) e Il romanzo di Sui e Tang composto nel 17esimo secolo.
La storia
Il racconto di Mulan inizia con una scena ripresa da più opere con essa protagonista. La storia si apre con la ragazza che sta lavorando al telaio, mentre arriva l’esercito che costringe gli uomini del villaggio a prendere parte alla guerra. Per impedire al vecchio padre Hua Hu di partire, Mulan decide di prendere il posto del genitore (troppo anziano e malato per combattere) vestendosi da maschio e adottando il nome del suo fratellino, ancora molto giovane per poter andare al fronte.
La storia prosegue con Mulan, sul campo di battaglia, che ha portato con sé la spada dei suoi antenati, prezioso cimelio di famiglia. Mulan combatte per almeno 10/12 anni in modo valoroso, tanto da accattivarsi le simpatie e il rispetto dei suoi compagni d’armi. Nonostante la bravura, la fanciulla rifiuta qualsiasi promozione e riconoscimento e, alla fine della guerra, chiede solo un cavallo per poter tornare a casa.
La fine della storia
La storia di Hua Mulan presenta diversi finali. Nel primo, la ragazza diviene generale dell’esercito dopo i vari successi militari conseguiti e si innamora del giovane soldato Jin Yong, con cui penserà di sposarsi. In un’altra versione, Mulan combatte con i suoi abiti femminili, conquistando l’ammirazione dei suoi compagni. In tal caso, la guerra non va a intaccare la sua femminilità come accade, ad esempio, nel film della Walt Disney.
Nel Romanzo di Sui e Tang, vediamo invece la protagonista venire “adottata” dalla principessa Xianning come sua sorella. Il destino della ragazza sarà, tuttavia, tragico: tornata a casa, Mulan scopre che quel padre che aveva salvato prendendo il suo posto sul campo di battaglia è deceduto, mentre la madre si è risposata con un altro uomo.
Per quanto valoroso sia stato il suo impegno in guerra, alla giovane attende un solo futuro: diventare la concubina del nuovo imperatore. Per preservare il suo orgoglio di combattente e il suo onore di donna, la ragazza preferirà suicidarsi.
Piccola curiosità: A Singapore c’è una statua funebre in onore dell’eroina, precisamente all’interno del giardino cinese della città stato.