Chi magari avrà letto il titolo di questo articolo avrà pensato al Monte Olimpo, il rilievo più famoso della Grecia ove, secondo la leggenda dimoravano Zeus e gli altri dei della mitologia classica, e forse che con Marte ci riferissimo al mitico dio della guerra Ares. Assolutamente no! Anche sul pianeta Marte esiste un monte con lo stesso nome di quello sito sulla Terra tra Tessaglia e Macedonia e, secondo una nuova ricerca pubblicata su Science Direct, tale montagna, che un tempo era, in realtà, un enorme vulcano, sarebbe stata un’isola che sorgeva dal mare.
Quando Marte era un pianeta giovane e, probabilmente bagnato dal mare, il colossale Monte Olimpo (od Olympus Mons) poteva somigliare a Stromboli, oppure al Sava’i, ma su scala molto più ampia.
Il nuovo studio sul Monte Olimpo
Una nuova analisi mostra somiglianze con le isole vulcaniche attive qui sulla Terra, aggiungendosi a un crescente numero di prove sull’ipotesi che vuole Marte un tempo ricoperto da mari e oceani. “Qui dimostriamo che il vulcano gigante Olympus Mons condivide somiglianze morfologiche con le isole vulcaniche attive sulla Terra, dove si verificano sistematicamente importanti rotture di pendenza costruttiva alla transizione mare-aria in risposta a forti contrasti di viscosità della lava”, scrive un team guidato dal geoscienziato Anthony Hildenbrand dell’Università Paris-Saclay in Francia.
“Proponiamo che il bordo superiore della scarpata principale concentrica alta 6 chilometri che circonda Olympus Mons molto probabilmente si sia formato da lava che scorre in acqua liquida quando l’edificio era un’isola vulcanica attiva durante il tardo Noachiano-inizio Esperiano”.
Un diametro da far paura!
Olympus Mons è, comunque lo si misuri, un vero bestione. Come informa Sciencealert, il vulcano a scudo è alto circa 25 chilometri e si estende su un’area grande all’incirca come la Polonia (o l’Arizona come altro punto di riferimento). Non è solo il vulcano più grande, ma la montagna planetaria più alta conosciuta nel Sistema Solare.
Ma c’è qualcosa di strano alla sua base: non incontra il terreno come un pendio pulito. Piuttosto, ad un’altezza di circa 6 chilometri, per ampie porzioni della sua circonferenza, si trasforma in una pronunciata scogliera, o scarpata, che scende bruscamente verso il paesaggio circostante sottostante. Questo particolare è uno dei misteri più grandi riguardante il colossale monte.
Marte, un pianeta desertico, ma in passato…
Analogie con le isole terrestri
Questo potrebbe darci qualche indizio sulla storia dell’acqua sui Marte. Ad esempio, l’altezza della scarpata sarebbe il livello del mare dell’oceano perduto da tempo. E l’età dei flussi di lava, datata a circa 3,7-3 miliardi di anni fa, ci dice quando quell’oceano sarebbe stato lì.
Il team ha anche identificato caratteristiche simili su un’altra montagna vulcanica marziana, Alba Mons, situata a più di 1.500 chilometri (932 miglia) dal Monte Olimpo, attraverso una vasta distesa di pianure. Ciò potrebbe significare che le acque di questo oceano fantasma riempivano ampie sezioni della superficie marziana.