In Cina è stato scoperto uno straordinario manufatto risalente all’età della pietra e raffigurante un uccello. Secondo i ricercatori la scoperta potrebbe rappresentare l’anello mancante per riuscire a capire a pieno l’arte preistorica.
L’antico manufatto è stato ritrovato in eccezionali condizioni di conservazione ed è stato estratto dal sito archeologico di Lingjing, nella provincia di Henan, situata nella Cina centrale. Da quanto è stato appreso l’oggetto è un osso animale scolpito a mano attraverso l’uso di strumenti in pietra.
I ricercatori affermano che la scultura raffigura un uccello su un piedistallo, e che sono ben visibili dei segni fatti deliberatamente, che indicherebbero la posizione degli occhi e del becco dell’animale.
Inoltre, ritengono che la coda sovradimensionata dell’uccello sia stata fatta volontariamente, così da evitare che la scultura si potesse inclinare in avanti, nel momento in cui veniva appoggiata su di una superficie.
La scultura, risalente a quasi 13.500 anni fa, è ora il più antico esempio noto di arte scultorea ritrovato nell’Asia orientale.
Caratteristiche del manufatto
Lo scavo è stato condotto dai ricercatori dell’Università Shandong della Cina orientale, insieme a esperti delle università di Francia, di Israele e della Norvegia
Dei manufatti significativamente più antichi sono stati scoperti in Europa, più precisamente nella regione del Giura Svevo, in Germania meridionale, e rappresentano delle risalenti a più di 40.000 anni fa. I ricercatori non hanno molte informazioni su rappresentazioni scultoree rinvenute in altre parti del mondo.
La scultura si differisce sia a livello di tecnica che a livello stilistico, da altri esemplari rinvenuti in Europa occidentale e in Siberia, e potrebbe divenire l’anello mancante che farebbe risalire l’origine della manifattura statuaria cinese al periodo paleolitico.
I ricercatori, oltre ad utilizzare la datazione effettuata con il radiocarbonio per comprendere il periodo a cui appartiene in manufatto, hanno utilizzato le scansioni CT, per riuscire a rivelare le tecniche di manifattura utilizzate dallo scultore paleolitico.
Questa scoperta è in grado di identificare una tradizione artistica originale, e colloca la rappresentazione degli uccelli nell’arte in Cina a ben oltre 8.500 anni fa.
Grazie alle analisi, i ricercatori sono riusciti a trovare le prove, che per produrre la scultura sono state utilizzate abrasioni, calibri, raschiature e incisioni con strumenti di pietra.
Li Zhanyang, che ha guidato lo studio, si trova sul sito ad effettuare scavi dal 2005, qui sono state fatte molte altre scoperte di oggetti, tra cui frammenti di ceramica, resti di animali bruciati e un ciondolo di uova di struzzo.
Li Zhanyang, ha partecipato al rinvenimento di molti altri reperti archeologici nel Lingjing, tra cui una varietà di strumenti antichi appartenenti a una specie estinta dei primi umani.
Inoltre, ha condotto nel 2019 uno studio su anch’esse rinvenute nella regione e che potrebbero risalire a 125.000 anni fa.