La ISS sta arrivando alla fine della sua vita, ma ha ancora una piccola battaglia da combattere.
Sebbene recenti incidenti abbiano indicato che l’ISS sia ormai obsoleta nella sua struttura, l’amministratore della NASA Bill Nelson ha annunciato il 31 dicembre che l’amministrazione Biden-Harris si è impegnata a estendere le operazioni della Stazione Spaziale Internazionale fino al 2030, come rivela un comunicato stampa della NASA.
La NASA continuerà a collaborare con altre agenzie spaziali, tra cui la russa State Space Corporation Roscosmos, l’Agenzia spaziale europea (ESA) e la giapponese JAXA per mantenere operativo il laboratorio orbitale per il resto del decennio e oltre.
“La Stazione Spaziale Internazionale è un faro di pacifica collaborazione scientifica internazionale e per più di 20 anni ha restituito enormi sviluppi scientifici, educativi e tecnologici a beneficio dell’umanità“, ha affermato Bill Nelson. L’amministratore della NASA ha anche spiegato che il proseguimento delle operazioni della ISS “farà progredire la ricerca e la tecnologia necessarie per inviare la prima donna e la prima persona di colore sulla Luna durante il programma Artemis della NASA e aprirà la strada all’invio dei primi umani su Marte“.
La vita dopo la ISS
Secondo la NASA, l’ISS ha ospitato oltre 3.000 indagini di ricerca grazie alla collaborazione di oltre 4.200 ricercatori di tutto il mondo. Hanno partecipato più di 100 paesi.
Tuttavia, recenti malfunzionamenti hanno evidenziato il fatto che la stazione spaziale non durerà per sempre e che le potenze mondiali devono pianificare la vita dopo la ISS. Ad agosto dello scorso anno, ad esempio, sono emerse segnalazioni di nuove crepe sulla stazione che potrebbero diffondersi nel tempo. Un mese prima, un problema tecnico del software ha causato l’accensione dei propulsori a reazione nel momento sbagliato, spostando la stazione spaziale fuori dalla sua orbita.
Ad aprile, la Russia ha annunciato che prevede di lanciare la propria stazione spaziale già nel 2025 e ci sono voci secondo cui si ritirerà dal programma ISS: gli attuali accordi internazionali sul funzionamento della stazione spaziale scadono nel 2024. Ciò seguirebbe la tendenza della Russia che preferisce non collaborare con gli Stati Uniti su futuri programmi spaziali. L’anno scorso, Roscosmos ha anche rifiutato un invito a collaborare alla stazione orbitale lunare Gateway degli Stati Uniti, scegliendo invece di collaborare a un progetto simile con la Cina.
La NASA sta anche pianificando la vita dopo la Stazione Spaziale Internazionale. L’agenzia spaziale ha concesso diversi nuovi contratti lo scorso anno nell’ambito del suo programma di sviluppo commerciale LEO, incluso uno per il “parco commerciale spaziale” di Blue Origin chiamato Orbital Reef. L’ISS potrebbe avere ancora qualche anno di operatività, ma la comunità scientifica internazionale guarda sempre più al futuro.