di Oliver Melis
Per alcuni, le sfere di fuoco Naga, in Thailandia, sono una specie di miracolo, per altri sono solo burle ordite o fenomeni naturali che per anni gli scienziati non hanno saputo risolvere. L’evento si verifica per alcuni giorni nei mesi di ottobre e maggio. Per i locali, il fenomeno è noto come bung fai paya nak (palle di fuoco Naga).
C’è chi crede ancora che le palle di fuoco che salgono dalla superficie del fiume Mekong siano il respiro del temibile Naga, un serpente fluviale di tradizioni buddiste che vaga per il fiume in questa parte della provincia di Nong Khai. Una specie di “mostro di Loch Ness” in salsa Thai e, se lo chiedete, i locali saranno felici di descrivere le loro fugaci visioni della creatura durante l’infanzia o di mostrarvi foto ambigue di oggetti simili a tronchi.
Il racconto folkloristico del mostro, del quale non mancano resoconti scritti, risale a centinaia di anni fa. Mana Kanoksin è un medico locale e un cosmologo autodidatta. Ha dedicato 11 anni allo studio del fenomeno delle sfere di fuoco ed è giunto alla conclusione che esse sono gas metano che risale dal fondo del fiume. Attribuisce la cadenza dell’evento alla posizione della Terra rispetto al sole. Durante la luna piena della Quaresima Buddista, quando la Terra sta passando più vicino al sole, la maggiore concentrazione di radiazioni UV provocherebbe il rilascio di queste bolle di gas metano che, in qualche modo, prenderebbero fuoco.
Ovviamente, non stiamo parlando di una teoria scientifica ufficiale, tanto meno accettata, ma è una delle poche esistenti che tenta di spiegare un fenomeno davvero insolito. Alla teoria di Mana Kanoksin si contrappone, però, la teoria di Montre Boonsaneur, professore di tecnologia geologica all’Università di Khon Kaen. Boonsaneur è stato responsabile di un’indagine subacquea nelle fasi di ricerca prima della costruzione del Thai-Lao Friendship Bridge ed è convinto che le acque aspre e il letto roccioso pietroso non siano le condizioni ideali perché il metano venga rilasciato e raggiunga la superficie.
Queste sfere di fuoco di solito sono piccole ma, a volte, possono raggiungere anche la dimensione di un pallone da basket. Le sfere di fuoco possono essere osservate in diversi mesi dell’anno, ma sono molto più frequenti nel periodo che va dalla fine di Ottobre all’inizio di Novembre quando è appena terminata la stagione delle piogge ed il Mekong è rigonfio di acqua limacciosa. Allora centinaia di migliaia di persone si riversano sulle rive del fiume Mekong per lo spettacolo. Il fulcro principale dell’attività è intorno alla città di Phon Phisa e i luoghi di osservazione preferiti includono il villaggio di Pha Tang a Sangkhom, il tempio Hin Mak Peng a Si Chiangmai, il distretto di Pak Khat o il distretto di Wattha Rattana.
Le palle di fuoco appaiono tra le decine e le migliaia per notte lungo una sezione di 100 km del fiume Mekong. Queste sfere luminose salgono dall’acqua al cielo, salendo a poche centinaia di metri prima di spegnersi ed evaporare nella notte.
Una pioggia di stelle cadenti al contrario.
Una teoria scientifica suggerisce che nel greto del fiume fermentino i resti in decomposizione di vegetali ed animali creando bolle di gas che risalgono in superficie e prendono fuoco. A favore di questa ipotesi depone il fatto che il fenomeno si verifica ogni anno principalmente nello stesso periodo, ma la gente del posto crede che le sfere di fuoco siano generate dal respiro di Naga, un gigantesco serpente mitologico che infesterebbe il fiume, e forse ci sperano i tanti turisti che vanno a visitare quei luoghi.
Fonti:.hostelbookers.com; http://phobosproject.blogspot.com