L’asteroide Ryugu era un pianeta che si stava formando?

Antichi granelli di polvere stanno rivelando la storia di uno dei più celebri asteroidi del nostro Sistema Solare, Ryugu.

Analizzando uno dei grani raccolti da Ryugu, si è evinto che almeno una parte della roccia ricca di carbonio ha iniziato la sua vita molto più lontano dal Sole prima di finire nella fascia degli asteroidi. Ryugu, un tempo, sarebbe stato molto di più di un semplice asteroide.

Questa nuova scoperta rende noto che la storia degli asteroidi sia molto più complicata di quanto pensassimo: essi possono avere più migrazioni attraverso il Sistema Solare, prima di finire nelle loro posizioni attuali. Tali corpi celesti, inoltre, contengono preziose testimonianze di diverse ere del Sistema Solare. Un importantissimo database a cui possiamo attingere per conoscere di più ciò che è stato ancor prima della nascita della Terra. 

Che cos’è realmente Ryugu?

Ryugu è un pezzo interessante, anche se abbastanza standard, di roccia spaziale. Come informa Sciencealert, esso è un asteroide di tipo C, il tipo più comune, ricco di carbonio e acqua, e disseminato per tutta la Fascia Principale di asteroidi nello spazio tra Marte e Giove. Ma Ryugu non è nella cintura principale. La sua orbita attorno al Sole è molto vicina a quella della Terra, suggerendo una sorta di interruzione che lo ha spinto fuori dalla fascia degli asteroidi molto tempo fa.

Il lavoro di Hayabusa2

Lanciata nel 2014 come missione di ritorno campione, la sonda Hayabusa2 della Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA) ha esaminato Ryugu dal 2018 al 2019, tornando infine a casa nel 2020. Oltre a raccogliere campioni, Hayabusa2 ha anche scoperto che l’asteroide non è un unico grosso pezzo di roccia, ma quello che viene chiamato un “mucchio di macerie“, un insieme sciolto di rocce più piccole legate insieme dalla gravità.

Ryugu ha molto in comune con gli asteroidi della fascia degli asteroidi, in particolare le famiglie Polana ed Eulalia. Ma un numero crescente di studi sui campioni portati sulla Terra da Ryugu mostra che almeno alcuni dei minerali del mucchio di macerie sono più coerenti con il materiale del Sistema Solare esterno.

Ad esempio, ha molta materia organica, simile alle comete, che generalmente provengono dal Sistema Solare esterno. Gli isotopi dell’ossigeno sono anche coerenti con il sistema solare esterno. Guidato dall’astrofisico Rosario Brunetto dell’Università di Paris-Sarclay in Francia, un team internazionale ha ora esaminato più da vicino i grani ricchi di olivina, pirosseno e silicati amorfi, quelli che sono stati meno alterati dall’acqua presente nell’asteroide.

Brunetto e il suo team hanno utilizzato la spettrometria infrarossa per studiare questi grani e hanno scoperto che il profilo della luce infrarossa che riflettono è simile agli oggetti del Sistema Solare esterno, con origini più distanti rispetto alla Fascia Principale. Questi includono l’asteroide Hektor, un Trojan negli sciami che condividono l’orbita di Giove; la cometa Hale-Bopp; e polvere interplanetaria di probabile origine cometaria.

Il parere degli scienziati

I ricercatori affermano che questi risultati suggeriscono che il corpo principale del genitore di Ryugu fosse un planetesimo (il “seme” che potrebbe crescere in un pianeta) che inizialmente si formò nel Sistema Solare esterno, incorporando gli ingredienti del Sistema Solare esterno. Tuttavia, qualcosa ha interrotto la sua crescita, forse spezzandola, e l’ha inviata alla Cintura Principale, dove è stata alterata dall’acqua e trasformata. 

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