sabato, Novembre 9, 2024
HomeScienzaPaleontologiaLa Terra subirà una settima estinzione di massa?

La Terra subirà una settima estinzione di massa?

Una nuova ricerca indica che un'estinzione di massa si è verificata 550 milioni di anni fa, durante il periodo Ediacarano

La Terra potrebbe subire una settima estinzione di massa e non la sesta. Una nuova ricerca indica infatti che un simile evento si sarebbe verificato 550 milioni di anni fa, durante il periodo Ediacarano.

Sembra che il fenomeno si stia ora ripetendo, non a caso stiamo perdendo migliaia di specie ogni anno.

Ma che cosa dice di preciso il nuovo studio che potrebbe farci ripensare su alcune convinzioni che abbiamo sempre avuto? Iniziamo col dire che la maggior parte dei dinosauri è notoriamente scomparsa 66 milioni di anni fa alla fine del periodo Cretaceo. Prima di allora, la maggior parte delle creature della Terra Aveva subito un’altra estinzione di massa particolarmente massiccia tra il Permiano e il Triassico, circa 252 milioni di anni fa.

Nuova estinzione di massa: il lavoro dei ricercatori

Grazie agli sforzi dei ricercatori dell‘Università della California, Riverside (UCR) e Virginia Tech, è ora noto che un’estinzione simile si è verificata 550 milioni di anni fa, durante il periodo Ediacarano.

Informazioni su questa scoperta sono contenute all’interno di un documento degli Atti della National Academy of Sciences. Sebbene non sia chiaro se ciò rappresenti una vera “estinzione di massa”, la percentuale di organismi persi è simile a questi altri eventi, compreso quello attuale e in corso.

I ricercatori ritengono che i cambiamenti ambientali siano responsabili della perdita di circa l’80% di tutte le creature del periodo Ediacarano, che furono le prime forme di vita complesse e multicellulari sul pianeta.

Chenyi Tu: “Gli oceani persero molto ossigeno”

Chenyi Tu, paleoecologo dell’UCR e coautore del nuovo studio ha spiegato tramite alcune dichiarazioni riportate da Scitechdaily.com: “I registri geologici mostrano che gli oceani del mondo hanno perso molto ossigeno durante quel periodo e le poche specie che sono sopravvissute avevano corpi adattati per ambienti con ossigeno inferiore”.

A differenza degli eventi successivi, questo primo evento fu più difficile da documentare perché le creature che morirono avevano un corpo molle e non si conservavano bene nella documentazione fossile.

Surprenant: “Un enorme database di prove”

Rachel Surprenant, paleoecologa dell’UCR e coautrice dello studio, ha riferito: “Sospettavamo un evento del genere, ma per dimostrarlo abbiamo dovuto assemblare un enorme database di prove”. Il team ha documentato l’ambiente, le dimensioni del corpo, la dieta, la capacità di movimento e le abitudini di quasi tutti gli animali conosciuti del periodo Ediacarano.

Con questo progetto, i ricercatori hanno cercato di confutare l’accusa secondo cui la principale perdita di vita animale alla fine del periodo Ediacarano era qualcosa di diverso da un’estinzione. Alcuni in precedenza credevano che l’evento potesse essere spiegato dalla mancata raccolta dei dati corretti o da un cambiamento nel comportamento degli animali, come l’arrivo dei predatori.

Diminuzione di organismi

Chenyi ha spiegato che è possibile vedere la presenza di animali nel tempo e di conseguenza si comprende che non si trattò di un semplice spostamento, né tantomeno questi animali sono stati divorati da altre specie predominanti. La verità è una sola: ci fu una vera e propria diminuzione dell’abbondanza di organismi.

È stata inoltre monitorata l’area della superficie delle creature rispetto ai rapporti di volume, una misurazione che suggerisce che il calo dei livelli di ossigeno fosse la causa delle morti.

Creature strane

Le creature ediacarane sarebbero considerate strane per gli standard odierni. Molti degli animali potevano muoversi, ma erano diversi da qualsiasi cosa vivesse adesso. Tra questi c’erano l’Obamus coronatus, una creatura a forma di disco che prende il nome dall’ex presidente USA, e Attenborites janeae, un minuscolo ovoide simile a un’uva passa che prende il nome dal naturalista inglese Sir David Attenborough.

La paleoecologa Mary Droser ha detto che questi animali durarono all’incirca dieci milioni di anni. Non una grande linea temporale in termini evolutivi.

RELATED ARTICLES

Viaggi e Vacanze

Alimentazione e Salute

Vitamina k: allunga la vita e aiuta la memoria

La vitamina k come elisir di longevità e buona memoria: uno studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition ha evidenziato tutti i benefici di questo prezioso nutriente

La melissa: un vero toccasana per l’organismo

Le erbe aromatiche sono delle piante che posseggono moltissime qualità e degli aromi molto piacevoli, che sono spesso utilizzate per preparare degli infusi, che in base alla tipologia, riescono ad apportare innumerevoli benefici all'organismo

Formazione delle rughe: svelato il segreto della pelle che invecchia

Un team di ricerca POSTECH ha ricreato le rughe biologiche in vitro, rivelando che la disidratazione dell'ECM e le forze compressive sono cruciali nella...

Giochi

Come scegliere la giusta strategia di scommessa sul Bingo per massimizzare le vincite al casinò di Posido

Il bingo è uno dei più popolari giochi d'azzardo basati sul caso. L'obiettivo del giocatore è quello di essere il primo a completare una...

Le mani del blackjack e come giocarle a Sportaza

Il blackjack è una questione di mani e chi le gioca meglio è quello che ne esce vincente nella maggior parte dei casi. Se vuoi...

I 4 principali errori psicologici da evitare nei casinò online italiano

Gli errori psicologici sono il fattore principale che differenzia i neofiti dai giocatori vincenti. Vuoi migliorare i tuoi risultati al casinò online italiano? Allora...