Nessun asteroide entrerà in collisione con la Terra fino al 2068. Ad affermarlo è stata la Nasa. Peri futuri cento anni possiamo sentirci al sicuro. Ultimamente tra i successi di Perseverance e pericoli scampati, dal cosmo stiamo ricevendo molte buone notizie.
Vi ricordate Apophis? Un nome che ha generato non poco timore negli ultimi venti anni. Ebbene, gli esperti dell’agenzia spaziale statunitense ci rassicurano affermando che il temibile corpo spaziale non colpirà il nostro pianeta come precedentemente ipotizzato. L’appuntamento sarebbe stato proprio il 2068. La notizia è stata confermata dalle nuove osservazioni fatte al telescopio
Pianeta Terra: pericolo scampato
Apophis è una roccia spaziale di trecentoquaranta metri. Essa avrebbe avrebbe dovuto avvicinarsi in modo spaventoso nel 2029 e di nuovo nel 2036. La NASA ha escluso ogni possibilità di un attacco durante quei due avvicinamenti ravvicinati qualche tempo fa. Bisogna aggiungere, tuttavia, che una potenziale collisione nel 2068 si profilava ancora.
Rilevato per la prima volta nel 2004, Apophis è ora ufficialmente fuori dalla “lista di rischio” degli asteroidi della NASA. Davide Farnocchia del Center for Near-Earth Object Studies della NASA, ha detto lo scorso venerdì in una dichiarazione: “Un impatto del 2068 non è più nel regno delle possibilità, e i nostri calcoli non mostrano alcun rischio di impatto per almeno i prossimi cento anni”.
Perfezionata l’orbita di Apophis
Gli scienziati sono stati in grado di perfezionare l’orbita di Apophis attorno al sole grazie alle osservazioni radar all’inizio di questo mese, quando l’asteroide è passato entro 10,6 milioni di miglia (17 milioni di chilometri).
Apophis arriverà entro 20.000 miglia (32.000 chilometri) il 13 aprile 2029, consentendo agli astronomi di dare una buona occhiata. Davide Farnocchia ha spiegato: “Quando ho iniziato a lavorare con gli asteroidi dopo il college, Apophis era il simbolo degli asteroidi pericolosi” e poi ancora: “C’è un certo senso di soddisfazione nel vederlo rimosso dalla lista dei rischi”.
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