La sonda Lucy della NASA ha rivelato che l’asteroide Dinkinesh è un sistema binario. Il sorvolo ha messo alla prova le capacità di tracciamento della navicella e ha fornito un’anteprima dell’obiettivo finale della missione: esplorare gli asteroidi troiani di Giove.
Il 1° novembre, la navicella spaziale Lucy della NASA ha sorvolato non solo il suo primo asteroide, ma anche i suoi primi due. Le prime immagini restituite da Lucy rivelano che il piccolo asteroide della fascia principale Dinkinesh è in realtà una coppia binaria.
“Dinkinesh è stato davvero all’altezza del suo nome; questo è meraviglioso”, ha commentato Hal Levison, riferendosi al significato di Dinkinesh nella lingua amarica, “meraviglioso”. Levison è il ricercatore principale di Lucy ed opera dalla filiale del Southwest Research Institute a Boulder, Colorado. “Quando è stata accettata la missione di Lucy avevamo programmato di volare vicino a sette asteroidi. Invece, con l’aggiunta di Dinkinesh, di due lune troiane e ora di questo satellite, siamo arrivati a 11″.
Scoperta del sistema binario
Nelle settimane precedenti l’incontro della navicella spaziale con Dinkinesh, il team di Lucy si era chiesto se Dinkinesh potesse essere un sistema binario, dato che gli strumenti di Lucy vedevano la luminosità dell’asteroide cambiare nel tempo. Le prime immagini dell’incontro risposto all’interrogtivo. Dinkinesh è un binario stretto. Da un’analisi preliminare delle prime immagini disponibili, il team stima che il corpo più grande abbia una larghezza massima di circa 790 m, mentre il più piccolo abbia una dimensione di circa 220 m.
Testare il sistema di tracciamento del terminale
Questo incontro è servito principalmente come test in volo della navicella spaziale, concentrandosi in particolare sul test del sistema che consente a Lucy di tracciare autonomamente un asteroide mentre vola a 15.000 chilometri orari, denominato sistema di tracciamento del terminale.
Entusiasmo scientifico e missioni future
“Questa è una serie di immagini fantastica. Indicano che il sistema di tracciamento del terminale ha funzionato come previsto, anche davanti ad un obiettivo più difficile di quanto ci aspettassimo”, ha affermato Tom Kennedy, ingegnere di guida e navigazione presso Lockheed Martin a Littleton, Colorado. “Una cosa è simulare, testare e fare pratica. È tutta un’altra cosa farlo davvero”.
Anche se questo incontro è stato effettuato come test di ingegneria, gli scienziati del team stanno esaminando con entusiasmo i dati per raccogliere informazioni sulla natura dei piccoli asteroidi.
“Sapevamo che questo sarebbe stato il più piccolo asteroide della fascia principale mai visto da vicino“, ha detto Keith Noll, scienziato del progetto Lucy del Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt, nel Maryland. “Il fatto che siano due lo rende ancora più emozionante. In un certo senso, questi asteroidi sembrano simili agli asteroidi binari Didymos e Dimorphos visti da DART , ma ci sono alcune differenze davvero interessanti che esploreremo”.
Ci vorrà fino a una settimana perché il team possa effettuare il downlink del resto dei dati dell’incontro dalla sonda. Il team utilizzerà questi dati per valutare il comportamento della navicella durante l’incontro e per prepararsi per il prossimo sguardo ravvicinato a un asteroide, l’asteroide della fascia principale Donaldjohanson, nel 2025. Lucy sarà quindi ben preparata per incontrare gli obiettivi principali della missione, gli asteroidi troiani di Giove, a partire dal 2027.