La Russia ha una nuova arma con capacità intercontinentale che può volare a mach 27.
L’annuncio e arrivato dallo stesso Putin martedi 24 dicembre. Qualche giorno dopo, venerdi 27 dicembre l’arma è diventata operativa, a comunicarlo a Putin il ministro della difesa russo Sergei Shoigu. Putin ka dichiarato che la Russia ha rafforzato la sua capacità di dispiegare attacchi nucleari.
Il leader russo ha parlato per la prima volta di questa nuova arma chiamata Glide Avangard nel suo discorso sullo stato della nazione nel marzo 2018.
Putin ha descritto in nuovo sistema d’arma paragonando la svolta tecnologica al lancio dello Sputnik I avvenuta nel 1957.
Questo nuovo sistema avanzato, sviluppato in modo simile anche dalla Cina ha messo in allarme la difesa degli Stati Uniti D’America.
L’Avangard anche noto come Objekt 4202 Yu-71 e Yu-74 può essere trasportato come un carico utile da missili UR-100UTTKh, R-36M2 e RS-28 Sarmat ICBM pesanti . Può portare sia testate nucleari (fino a 2 megatoni), che convenzionali.
Una normale testata missilistica tuttavia segue un percorso prevedibile dopo che avviene la separazione, il sistema Avanguard può invece effettuare brusche manovre nell’atmosfera lungo il percorso che lo porta verso il bersaglio, rendendo problematica, se non impossibile l’intercettazione.
L’Avangard è entrato in servizio con un’unità nella regione di Orenburg nei Monti Urali meridionali.
Il leader russo Vladimir Putin ha spiegato che Avangard è stato progettato utilizzando nuovi materiali compositi per resistere a temperature fino a 2.000 gradi Celsius, temperature che vengono raggiunte in volo attraverso l’atmosfera a velocità ipersoniche.
Putin ha affermato che la Russia ha dovuto sviluppare l’Avangard e altri potenziali sistemi d’arma a causa degli sforzi degli Stati Uniti per sviluppare un sistema di difesa antimissile che, secondo lui, potrebbe minacciare il deterrente nucleare russo.
Da oggi, secondo quanto trapelato da Mosca lo scudo missilistico USA non è in grado di contrastare il nuovo arsenale russo. All’inizio di questa settimana, Putin ha fatto notare quanto sia cambiato il rapporto di forza con gli altri paesi, oggi la Russia è l’unica ad avere armi ipersoniche operative.
I test sull’Avangard sono stati effettuati dalla base missilistica Dombarovskiy negli Urali meridionali. L’arma di nuova concezione ha raggiunto con successo il suo obiettivo nel poligono di tiro Kura sulla Kamchatka, a 6.000 chilometri di distanza.
Il ministero della Difesa ha dichiarato il mese scorso di aver mostrato l’avangard a una squadra di ispettori statunitensi nell’ambito delle misure di trasparenza nell’ambito del trattato sulle armi nucleari New Start.
L’Avanguard ha un precedente in quanto ad armi ipersoniche, infatti in passato era stata commissionata un’altra arma denominata Kinzhal che può essere installata su un caccia Mig 31. Il Kinzhal, che tradotto significa “pugnale” può volare a mach 10 con un raggio superiore ai 2000 Km, colpire bersagli a terra o in mare e può essere dotato di testate nucleari o convenzionali.
Dall’altra parte del mondo anche il Pentagono e i militari statunitensi hanno lavorato allo sviluppo di armi ipersoniche, e il segretario alla Difesa Mark Esper ha dichiarato in agosto: “probabilmente è questione di un paio d’anni prima che gli Stati Uniti ne abbiano una operativa”. Questa per gli USA è una priorità secondo il segretario alla difesa, i militari lavorano per sviluppare nuove capacità di fuoco a lungo raggio.
Gli Stati Uniti hanno anche ripetutamente messo in guardia il Congresso circa i missili ipersonici sviluppati dalla Russia e dalla Cina che saranno più difficili da abbattere, tanto che alcuni Funzionari statunitensi hanno proposto di immettere uno strato di sensori nello spazio e di insediare degli intercettori per rilevare più rapidamente i missili nemici, in particolare le minacce ipersoniche più avanzate.
I Russi sono al lavoro su altre potenziali armi, tra cui il missile balistico intercontinentale Sarmat, il drone sottomarino a propulsione nucleare Poseidon e il missile da crociera a propulsione nucleare Burevestnik.
Il Burevestnik ha suscitato particolari polemiche.
Gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica hanno lavorato sui motori a razzo a propulsione nucleare durante la Guerra Fredda, ma alla fine hanno chiuso i progetti ritenuti troppo pericolosi. Il Burevestnik ha subito un’esplosione nell’agosto scorso durante i test sul Mar Bianco, uccidendo cinque ingegneri nucleari e due militari e provocando un breve picco di radioattività che ha alimentato i timori delle radiazioni in una città vicina.
I funzionari russi non hanno mai nominato l’arma coinvolta nell’incidente, ma gli Stati Uniti hanno affermato che si trattava del Burevestnik.